Cristina Frazzica
1 minuto per la letturaL’avvocato penalista Guido Furgiuele è indagato per il reato di omicidio colposo di Cristina Frazzica; la donna che era in mare con un kayak.
NAPOLI- «Non abbiamo sentito nulla, non ci siamo accorti di niente, ma se dalle indagini si scoprirà che è stata la mia barca, me ne assumerò le responsabilità». L’avvocato Guido Furgiuele lo rimarca, né lui e né le altre sei persone che erano sulla barca insieme a lui hanno sentito alcun impatto. Furgiuele adesso è indagato per omicidio colposo in relazione all’incidente avvenuto domenica pomeriggio, nel mare davanti la costa di Posillipo. Durante il pomeriggio un kayak sul quale c’era la trentenne Cristina Frazzica, insieme ad un amico, è stato travolto.
La donna nata a Taurianova, in Calabria, è morta sul colpo. Ma, è stato proprio Furgiuele domenica pomeriggio a chiamare i soccorsi e recuperare in mare il superstite, apprendendo da lui di una ragazza investita. «Uno dei miei ospiti ha visto a poppa un ragazzo sbracciarsi e siamo tornati indietro per soccorrerlo. Lui ha detto che la ragazza era stata investita da una barca veloce. Più di soccorrerlo e dare l’allarme non potevamo fare». Ha detto l’indagato all’Ansa.
Gli investigatori nei giorni scorsi hanno sequestrato tre imbarcazioni, una di queste è proprio quella di Furgiuele.
Gli investigatori sarebbero arrivati all’imbarcazione dell’avvocato penalista analizzando le telecamere di sorveglianza di Villa Rosebery, la residenza del presidente della Repubblica.
Da quei fotogrammi sarebbero state individuate tre imbarcazioni che avrebbero solcato quel tratto di costa nel giorno e nell’orario dell’incidente. Serviranno però ulteriori accertamenti tecnici per stabilire, con esatta certezza, se effettivamente quella che ha travolto la donna con il kayak sia stata davvero l’imbarcazione dell’avvocato Furgiuele.
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