Nicola Gratteri
1 minuto per la letturaTra pochi giorni arriverà il giorno decisivo per la nomina di Nicola Gratteri a capo della procura di Napoli, giovedì 6 luglio si esprimerà il Csm
NAPOLI – Per Nicola Gratteri alla procura di Napoli giovedì giornata decisiva. Fra tre giorni infatti la V commissione del Csm, preposta per la scelta delle funzioni direttive, formulerà la sua proposta, unanime o a maggioranza, per la nomina di procuratore di Napoli. Proposta che poi, entro una decina di giorni, dovrà essere ratificata dal Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura.
La procura di Napoli è l’ufficio inquirente più grande d’Italia, con 112 pubblici ministeri. Da più di un anno l’ufficio inquirente partenopeo è senza procuratore capo e adesso è arrivato il momento di decidere. Assieme a Gratteri sono concorrenti Jimmy Amato, attuale procuratore di Bologna, Aldo Policastro procuratore di Benevento, Francesco Curcio procuratore di Potenza e Rosa Volpe, procuratore facente funzioni a Napoli, dopo il trasferimento del procuratore capo, Giovanni Melillo, nominato alla guida della Direzione Nazionale antimafia.
Gratteri è il favorito per la scelta finale, anche se non sempre a Sanremo vince la canzone più bella. I cinque concorrenti, un mese fa, sono stati convocati e ascoltati dalla V commissione di Palazzo dei Marescialli, che giovedì prossimo scioglierà le riserve, formulando al Plenum la propria indicazione. Gratteri non è stato mai un magistrato di “corrente” purtuttavia alcuni anni fa, stava per essere nominato ministro della Giustizia, circostanza sfumata all’ultimo momento.
Certamente per le sue inchieste contro la ndrangheta, prima nella Locride, poi nel distretto catanzarese, è fra i più conosciuti magistrati d’Italia, pluripremiato in ogni angolo della nazione e scrittore di numerosi libri diventati best-seller nella narrazione della criminalità organizzata. Fra pochi mesi, scade il suo mandato a Catanzaro, dov’è in servizio dal 2016. Se andrà a guidare la procura partenopea lo sapremo presto.
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