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SORRENTO – “Lo sviluppo dell’area mediterranea non può essere visto soltanto sotto il profilo delle politiche di coesione. È, piuttosto, la risposta a una lunga serie di sfide comuni: l’autonomia energetica, la tutela dell’ambiente, il miglior inserimento dei giovani e delle donne nel mercato del lavoro. Va incontro all’esigenza di una maggiore integrazione europea, di una più forte proiezione dell’Europa nel Mediterraneo”. Così il premier Mario Draghi al Forum ‘Verso Sud’in corso a Sorrento.

“E dobbiamo costruirlo insieme – Governo e Regioni, pubblico e privato, Nord e Sud. Un diverso corso della storia è possibile. Tocca a noi fare in modo che non resti un miraggio, ma si faccia realtà”. Per il premier «La struttura del PNRR prevede che lo stanziamento di finanziamenti sia vincolato al rispetto delle scadenze, al raggiungimento di precisi obiettivi. Dobbiamo procedere rapidamente con l’agenda di riforme concordata con l’Unione Europea, per non perdere accesso ai finanziamenti e superare le fragilità strutturali che hanno rallentato la crescita dell’Italia e del Sud».

Per il Ministro per il Sud Mara Carfagna «Il Mezzogiorno è l’ asset più importante su cui investire. I nuovi scenari determinati prima dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina – ha aggiunto Carfagna -, la crisi energetica e la crisi dell’agro-alimentare, la necessità, ma anche l’utilità di reindustrializzare l’Europa rendono il Mezzogiorno l’asset più importante sul quale investire ». «E’ al Sud – ha poi aggiunto – che dobbiamo immaginare di collocare i degassificatori per trasformare il gas naturale che arriverà sempre di più dagli Usa e da altri Paesi. Dimenticate il Sud che è esistito fino a ieri – ha aggiunto Carfagna – perché ne sta nascendo un altro, più giusto e più moderno, più europeo, efficiente e collegato, capace anche di attrarre investimenti nazionali ed internazionali ». Secondo la ministra, «sarà più facile investire nelle Zes (Zone economiche speciali) grazie ad una più bassa tassazione e una burocrazia semplificata, ed un numero unico collegherà con i Commissari straordinari che abbiamo già nominato».

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