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NAPOLI – Ieri si sono riuniti i Direttivi e le Federazioni di categoria della Confcommercio Campania per fare il punto sulle conseguenze dell’emergenza coronavirus per l’economia e le imprese. E’ stato fatto il punto sulla situazione dei diversi settori, dall’inizio dell’emergenza: il calo più significativo si è registrato nel Turismo, con una riduzione del 70%, anche considerando le disdette che stanno arrivando in questi giorni alle strutture ricettive ed ai tour operators della Campania. Per il Commercio nel suo complesso si valuta un calo medio del 40%, mentre nel settore Pubblici Esercizi (bar e ristoranti) la discesa del giro d’affari è del 20%. E’ perciò evidente che una contrazione così consistente ed estesa dell’attività delle imprese non è dovuta solo allo stop dei flussi turistici, ma anche ad un forte senso di insicurezza e timore della popolazione. La situazione potrà gradualmente migliorare solo a fronte di una crescente consapevolezza dei rischi reali dell’infezione e della fine del panico diffuso. Confcommercio Campania sottolinea l’urgenza di provvedimenti di sostegno alle imprese sia a livello nazionale che regionale, senza i quali non si potrà evitare la crisi irreversibile di molte imprese. Queste le proposte di Confcommercio Campania :estensione della cassa integrazione alle imprese commerciali e turistiche di ogni dimensione, sospensione dei versamenti di tasse e contributi, facilitazione dell’accesso al credito tramite il rafforzamento del Fondo Centrale di Garanzia, per evitare che le imprese, anche quelle sane, vadano incontro a crisi di liquidità a causa del rallentamento dell’economia.
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