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Si insediano questa mattina le commissioni impegnate in Irpinia negli esami di maturità. Al via con la riunione preliminare la complessa macchina che dovrebbe garantire la massima sicurezza per allievi, docenti e personale non docente.
Il timore, mai come quest’anno, è quello delle rinunce dei presidenti esterni. 4166 gli studenti che a partire da mercoledì 17 giugno dovranno sostenere il colloquio nel rispetto del rigido protocollo definito dal Ministero, tra definizione della segnaletica, separazione tra percorsi di entrata e uscita, sanificazione dei locali. Intanto, ieri mattina si è concluso il Piano della Regione Campania “Scuole sicure” con un vero e proprio screening di massa con tamponi, dedicato al personale docente e non docente. Su un totale di 21.345 membri del personale docente e non si sono sottoposti a tampone su base volontaria in 12.862, con una percentuale di adesione del 60,3%. Nessuna persona è risultata positiva al coronavirus. In Irpinia sono stati 539 su 1500 tra personale docente e non docente a sottoporsi ai test.
“Lo screening per i commissari degli esami di maturità è stata una iniziativa unica in Italia”, ha sottolineato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca – E’ la prima operazione del programma che proseguirà in vista dell’apertura del nuovo anno scolastico, e che prevede il monitoraggio sanitario del personale docente e non docente per dare tranquillità alle famiglie. E’ una scelta della Regione, ne siamo orgogliosi, ed è un atto di responsabilità e di rispetto per tutto il mondo della scuola che ha vissuto momenti difficili in questi mesi e che ha registrato l’impegno straordinario del corpo docente e del personale a cui va la nostra gratitudine”.
De Luca non risparmia strali al ministro Lucia Azzolina: “Un ministro che propone l’apertura dell’anno scolastico il 14 settembre, per chiudere poi tre giorni, poi riaprirle e richiuderle ancora, in qualunque Paese civile sarebbe invitato a dare le dimissioni. Lavoreremo, per quello che sarà possibile, per evitare questa vergogna”. Nei giorni scorsi non ha esitato a definire “una vergogna” l’orientamento del Governo di fissare al 20 settembre le elezioni regionali con inizio dell’anno scolastico il 14 settembre. E sui risultati dello screening di massa con tamponi dedicato al personale docente e non docente impegnato negli esami di maturità, voluto dalla Regione nell’ambito del piano “Scuole sicure”: “Come è del tutto evidente, la nostra è una posizione opposta a quella del ministro dell’Istruzione, che ancora una volta dimostra atteggiamenti o irresponsabili o provocatori verso i docenti e le famiglie”.
Il vero nodo è quello della sicurezza. Riflettori puntati in particolare sugli istituti di Ariano e Lauro, le ex zone rosse. Non sono mancate nei giorni scorsi polemiche da parte degli stessi docenti, una parte dei quali ha accolto con perplessità la decisione del ministero di far svolgere gli esami in presenza. Nei giorni scorsi è stata la stesa dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Luisa Franzese a rassicurare dirigenti e sindacati sulle modalità di svolgimento degli esami. Giorno memorabile per il liceo scientifico Mancini che torna nella sua sede storica di via de Concilii.
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