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Il 42% dei 250 candidati riammessi all’ingresso nella Facoltà di Medicina, dopo la decisione del Consiglio di Stato sul loro ricorso, proviene dal Nord, il 31% dal Centro e solo il 26% è del Sud. Le città più interessate dalla pronuncia sono Roma (con il 13% di studenti riammessi), Milano (9%) e Bologna (8%) che precede anche Napoli (7%). Tra le città con più vincitori anche Firenze (6%), Torino (4%) e Bari (4%). Tra le curiosità da segnalare c’è anche il fatto che la maggioranza dei riammessi è donna (il 56%), a conferma di un trend che vede la professione del medico sempre più rosa. A tracciare la ‘mappà delle ultime riammissioni è il network legale Consulcesi, che ha curato il ricorso davanti al Consiglio di Stato. “Ogni giorno – afferma Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi – riceviamo telefonate e messaggi da parte dei ragazzi che, grazie al nostro ricorso, sono riusciti a entrare a Medicina. Il Consiglio di Stato – continua – ha sostanzialmente confermato quel che noi sosteniamo da sempre, ovvero che il numero di posti indicati dagli atenei italiani è molto inferiore alla loro effettiva capacità ricettiva. Per non parlare poi delle irregolarità che ritornano puntuali ogni anno in sede di test. Continuano ad arrivarci decine di segnalazioni sul portale www.numerochiuso. info e sui canali social che potrebbero sfociare in una pioggia di ricorsi. Anche perché il ricorso resta l’unica via per ottenere la riammissione”. A Torino la madre di un aspirante medico che presenta una particolare patologia per cui sono previsti degli accorgimenti, come ad esempio tempi di consegna del test più lunghi, ha riferito che la commissione non ha voluto riconoscere quanto previsto da regolamento e che il ragazzo ha poi dovuto sostenere il test secondo le stesse modalità previste per gli altri.

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