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NAPOLI – Sono già 40 le aziende di Ischia che hanno attivato le procedure fallimentari in conseguenza della alluvione. Il dato è stato fornito dal sindaco di Forio, Francesco Del Deo, sentito dalla Commissione Ambiente della Camera. Del Deo, che ricopre anche la carica di presidente dell’Ancim (l’associazione dei comuni delle isole minori) ha chiesto leggi ad hoc per l’emergenza e maggiori poteri al commissario Legnini oltre all’avvio immediato delle manutenzione degli alvei e dei sistemi di sicurezza idrogeologica strutturali. Il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, ha detto che l’isola è letteralmente in ginocchio dopo l’ennesimo disastro e che tutti e sei i comuni ischitani dovranno essere ricompresi nel disegno di legge per le misure di sostegno post alluvione. “Abbiamo il dovere morale di dare una casa agli sfollati di Casamicciola » ha aggiunto il sindaco del più piccolo dei comuni isolani, secondo cui «la ricostruzione deve andare di pari passo con la messa in sicurezza del territorio, ma Ischia non deve finire nel dimenticatoio». In audizione anche la commissaria prefettizia di Casamicciola, Simonetta Calcaterra, che ha chiesto misure congrue e sufficienti per le attività turistiche, commerciali e per i lavoratori autonomi ricordando che la popolazione è stata già colpita duramente dal terremoto di cinque anni fa ed una mancata risposta dello Stato a tali istanze aumenterebbe la sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Ha poi affermato che nel comune incombono tuttora pericoli oggettivi che bloccano di continuo le strade, il porto, le scuole e qualsiasi attività produttiva. Norme e risorse per l’emergenza Ischia: le ha chieste il commissario straordinario Giovanni Legnini, sentito in audizione davanti alla Commissione Ambiente della Camera nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione del decreto legge 186/22, emanato per gli aiuti alla popolazione ischitana in seguito all’alluvione dello scorso 26 novembre. Dopo che ieri erano stati ascoltati i rappresentanti di albergatori e categorie produttive isolane oggi è stato il turno dei sindaci, del commissario prefettizio di Casamicciola e di Legnini, che ha elencato gli interventi che la sua struttura sta portando avanti sull’isola. A partire dalla assistenza alla popolazione, che necessita di sistemazioni più adeguate «al più presto» lasciando gli hotel dove sono attualmente ospitati oltre 360 sfollati mentre molti si trovano presso parenti o amici. C’è poi, ha aggiunto, il problema della rimozione delle molte migliaia di tonnellate di fango franate dall’Epomeo per le quali, considerando troppo oneroso il trasporto in terraferma, si punta ad un riutilizzo virtuoso sull’isola per mezzo di un piano in via di completamento. Si tratta poi di far fronte alla messa in sicurezza del tratto a rischio della statale 270 (principale arteria stradale isolana) e di individuare il cosiddetto rischio residuo, un’analisi portata avanti con la collaborazione della Università di Firenze e «che è fondamentale – ha detto Legnini – per dare certezze ai cittadini e tra qualche mese anche ai turisti che torneranno ad Ischia»

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