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Il dato, per la prima volta registrato in Italia a livello scientifico, emerge da una ricerca effettuata dall’Istituto irpino, su una popolazione geneticamente omogenea di pazienti, vaccinata con doppia dose e risultata ancora priva di una valida protezione anticorpale. Il lavoro, realizzato nell’immediatezza del via libera nazionale alla somministrazione della terza dose di vaccino, e che ha utilizzato il kit sviluppato da Biogem (COVID-19 QuantiGEM ELISA), in grado di quantificare gli anticorpi IgM e/o IgG contro il SARS-CoV-2 nel siero umano, è stato appena pubblicato dalla rivista KBPR (Kidney and Blood Pressure Research), indicizzata su PubMed. Prime firmatarie dello studio ‘corale’ di Biogem, dal titolo ‘The DiaCoVAb study in South Italy’ sono le ricercatrici Alessandra Fucci e Simona Giacobbe. Autrici ‘corrispondenti’ la giapponese Yoko Suzumoto, approdata in Irpinia dopo varie esperienze all’estero, e la dottoressa Ilaria Guerriero. Tale studio ha coinvolto sette centri di dialisi irpini e sanniti (‘Dialysis’ e ‘Capodicasa’ di Avellino, ‘Irpinia Dialisi’ di Pratola Serra, ‘Centro Padre Pio’ di Benevento, ‘Neoren’ di Montesarchio, ‘Sanniome – dica’ di Telese Terme, e ‘Centro Alta Irpinia’ di Calitri) oltre al Ricercatore del CNR di Fisciano, Gennaro Clemente, confermando ancora una volta, secondo il Direttore Scientifico dell’Istituto arianese, Giovambattista Capasso – ‘’la indubbia vocazione insieme internazionale e traslazionale di Biogem’’. Lo stesso Capasso ha infine anticipato i primi dati di una ricerca ancora in corso sugli stessi pazienti, a distanza di quattro mesi dalla somministrazione della terza dose, rivelando la necessità, in tempi brevi, di una quarta dose per i dializzati, in coerenza con quanto previsto per l’intera categoria dei pazienti immuno-depressi.
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