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NAPOLI – In Campania c’è la convenzione con le associazioni di categoria degli albergatori per la formalizzazione delle disponibilità delle strutture ricettive per assicurare l’accoglienza dei profughi laddove non risulti possibile utilizzare le misure ordinarie da parte delle prefetture regionali. Lo dispone un’ordinanza del commissario delegato e presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, in considerazione delle difficoltà esposte dalle prefetture della Campania sull’accoglienza e l’assistenza temporanea delle persone provenienti dall’Ucraina.

“La Convenzione quadro – si legge nell’ordinanza – è finalizzata ad assicurare l’ospitalità temporanea delle persone provenienti dall’Ucraina nelle strutture ricettive presenti sul territorio regionale, qualora non sia stata possibile l’accoglienza tramite le misure ordinarie del Cas (Centro di accoglienza straordinario) o del Sai (Sistema di accoglienza e integrazione), messe a disposizione dagli Uffici territoriali del Governo, nelle more dell’individuazione delle soluzioni di accoglienza o per persone in transito, da parte delle prefetture”. Tutto andrà fatto entro “il quadro del piano di distribuzione nazionale e in ogni caso entro il termine di scadenza dell’emergenza dichiarata con deliberazione del Consiglio dei ministri del 25 febbraio 2022”.

La Convenzione non limita i gestori delle strutture ricettive ospitanti nell’esercizio dell’attività d’impresa, potendo, le stesse, ospitare anche altri utenti, né sostituisce eventuali accordi in essere a livello territoriale. Le associazioni di categoria, sottoscrittrici della Convenzione quadro, e i loro riferimenti territoriali, sono esonerati da ogni responsabilità inerente il rapporto tra la struttura ricettiva e le persone ospitate presso la struttura stessa. Sulla scorta delle condizioni stabilite dalla Convenzione, il soggetto attuatore (il capo della protezione Civile Italo Giulivo), come individuato dal Commissario, provvederà a sottoscrivere i singoli contratti.

Per l’accoglienza scende in campo anche il sindaco di Benevento Clemente Mastella “Io credo che la massima espressione di solidarietà nei confronti dei profughi dell’Ucraina, mamme e bambini, sia data dal calore di una famiglia che possa ospitarli. Anziché utilizzare, in larga misura, modalità tradizionali, che a volte non hanno fornito risultati soddisfacenti, credo che questa formula possa essere la più adatta, creando una integrazione amorevole e generosa.

Se, attraverso criteri di rigore morale e non solo, affidando ai sindaci e alle prefetture il controllo, pare a me che se si desse alle famiglie, che hanno una volontà di dare accoglienza, una discreta somma mensile, si otterrebbero due risultati: i profughi troverebbero un’atmosfera di calore umano, che agevola l’integrazione, e si verrebbe, altresì, incontro a tante famiglie italiane che potrebbero integrare il proprio reddito, messo in discussione dai vertiginosi e drammatici incrementi energetici ed alimentari. Dia, perciò, il Governo queste indicazioni, agevolando il percorso senza troppi affannosi elementi burocratici, che assai spesso allontanano da gesti di cui il popolo italiano si dimostra sempre esemplare”, aggiunge Mastella.

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