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NAPOLI – Stava per rimanere vittima dell’incendio che aveva appiccato nella camera di pernottamento ma il tempestivo intervento degli agenti gli ha salvato la vita: è successo nel tardi pomeriggio di ieri, nel reparto Salerno del carcere di Poggioreale. Il detenuto, di origini calabresi, ha rischiato di morire. A rendere noto l’episodio è il vice segretario regionale dell’Osapp Campania Luigi Castaldo secondo il quale quanto accaduto «dimostra la pericolosità del lavoro svolto dai poliziotti penitenziari che, nonostante le scarse risorse umane e strumentali è riuscito a salvare ancora una volta, una vita umana. Castaldo ricorda la complessità del carcere di Napoli- Poggioreale che conta oltre 2200 detenuti a fronte di una capienza massima di 1600, «dove ci sono vari reparti inagibili, in attesa di ristrutturazione, e questo – sottolinea – non fa altro che creare ulteriori disagi».
«A tutto ciò si aggiunge una grave ed atavica carenza di organico per oltre 200 unità nei ruoli in prima linea, mancanza di operatori sanitari, di amministrativi, di psicologi e altre figure essenziali per il compimento del mandato istituzionale di un carcere civile». Il segretario nazionale dell’Osapp Leo Beneduci evidenzia che sono molti i penitenziari campani che versano in condizioni «disastrose e pericolose, sia strutturalmente che organizzativamente ». «Nella regione la carenza di organico è forte – conclude – oltre 1000 unità, e ciò comporta straordinario obbligatorio, accumulo di migliaia di congedo ordinario, e inevitabilmente forte stress lavorativo».
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