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NAPOLI – Emergenza sanitaria e dramma economico: un doppio fronte Covid in Campania che richiede interventi immediati. La curva del contagio resta stabile. Oggi è all’11,68% rispetto al precedente 11,42. Cala il numero assoluto di positivi – 1.169 a fronte dei 2095 di ieri – ma si registra anche un consistente calo di tamponi effettuati, 10.007 rispetto ai precedenti 18.345. Aumenta l’occupazione delle terapie intensive, sono 169 le persone che vi si trovano ricoverate rispetto alle precedenti 165, ed anche i posti letto di degenza occupati (si passa da 1592 a 1601). 459 i sintomatici tra i positivi rispetto ai 710 asintomatici. I guariti sono 2.224. Ancora molto elevato il numero di vittime. Altre 54 per un totale di 5.261.
Sgomento ha provocato la notizia della morte all’ospedale Cotugno di Napoli, per complicazioni legate al Covid, il maresciallo dei carabinieri Baldassarre Nero, 49 anni, comandante della stazione dell’Arma a Macerata Campania (Caserta). Nero era stato prima ricoverato al Melorio di Santa Maria Capua Vetere, poi il 25 marzo scorso, in seguito al peggioramento delle condizioni, in particolare per una polmonite interstiziale provocata dal Covid- 19, era stato trasferito al nosocomio partenopeo. Un militare particolarmente apprezzato per il suo impegno sul territorio come ha ricordato, esprimendo il suo cordoglio, il Comando generale dell’Arma dei Carabinieri.
Al via la campagna vaccinale nel centro allestito a Pompei con le prime 60 dosi ed operativo anche il centro di Ercolano. Forte il grido d’allarme che arriva dagli operatori economici. Luci accese e negozi aperti ma non per far entrare clienti quanto per denunciare il disagio che stanno vivendo i commercianti di Chiaia a Napoli. A Benevento occupata la sala consiliare. Mentre ad Ischia si lavora, con il governatore De Luca, per consentire le vaccinazioni degli operatori del turismo. Intanto Vincenzo Scotti, presidente dell’ordine dei medici di Napoli, spiega no dei freni nella partecipazione della medicina territoriale alle vaccinazioni dei propri pazienti.
«Ieri il ministero ha posto rimedio all’errore che ha frenato molti medici di base nell’accedere alla vaccinazione, la necessità di presentare il consenso informato con la partecipazione di due sanitari, un requisito difficilissimo per i medici di base che sono da soli». «La circolare del ministero – spiega Scotti – non è ancora sul sito della Regione, spero ci sia presto, così i medici potranno raccogliere il consenso da soli e ci sarà un forte aumento delle adesioni. Attualmente leggo che un medico su quattro ha aderito, che è praticamente la popolazione di medici che poteva fare il consenso con un collega che ,magari divide lo studio con lui. Da soli prima della circolare non si poteva fare, perché se accade una tragedia al paziente il medico viene condannato perché non vale il suo consenso informato».
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