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E’ sempre molto alto il numero dei nuovi contagi in Campania, ma si consolida la discesa della curva di incremento.Sono 3.554, di cui 362 sintomatici, i casi rilevati su 24.692 tamponi analizzati. L’incidenza contagiati/test continua a calare e si attesta al 14,39%, contro il 15,2% di ieri. L’unità di crisi segnala nelle ultime ore 1.379 guariti; censite anche 32 vittime, relative al periodo 15-20 novembre. I posti letto di terapia intensiva occupati sono 198 (tre in meno di ieri) su 656 disponibili.


Insomma, è ancora prestissimo per allentare le restrizioni ma i dati incoraggiano e fanno respirare il sistema sanitario. Il governatore Vincenzo De Luca ha incontrato i vertici delle Asl e dalla riunione emerge un quadro di «assoluta tenuta» della rete dei servizi, grazie anche all’intesa con le strutture private che ha permesso di decongestionare Cardarelli, Cotugno e altri ospedali.


Domani si terrà la prima riunione operativa per definire il piano vaccini anticovid, e sempre domani, sulla base dei dati delle Asl sullo screening tra operatori e piccoli alunni, si deciderà se martedì potranno riaprire o meno asili e prime classi delle primarie, così come ipotizzato a suo tempo in una ordinanza di De Luca. Pediatri campani e Anci hanno chiesto di aspettare ancora (il Comune di Napoli prende le distanze facendo sapere di non essere stato consultato) e lo stesso governatore ha detto che si riaprirà solo se ci saranno condizioni di assoluta sicurezza dal punto di vista epidemiologico, fermo restando che ogni sindaco potrà assumere decisioni più rigide in base alle condizioni del territorio.


Altre due vittime tra i medici: si tratta di Luigi Pappalardo (diabetologo Torre del Greco) e Raffaele De Iasio (medico legale responsabile del carcere di Secondigliano), entrambi poco più che sessantenni. Ad Agropoli invece si registra il decesso di un 34enne. Segnali che dovrebbero indurre ancora alla massima prudenza, ma non mancano i comportamenti di segno opposto: il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli torna a denunciare, con documentazione fotografica, i troppi assembramenti nelle strade chiedendo alle prefetture campane di aumentare la presenza delle forze dell’ordine destinate ai controlli

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