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NAPOLI – Prima le piogge, poi il sole cocente. Così una parete di terriccio si è staccata dalla costa della collina ed ha colpito e ucciso due persone. La tragedia si è consumata ieri poco prima delle 12.30, in un cantiere edile di Pianura, quartiere occidentale di Napoli. A perdere la vita sono stati Ciro Petrucci, un 61enne del posto, ed un giovane immigrato, dall’apparente età di 20 anni, che però non è stato ancora identificato. Altri due stranieri che lavoravano nel cantiere sono rimasti illesi. E certamente loro potranno dire come sono andate le cose. I quattro stavano lavorando in un cantiere di via Archimede, dove si era provveduto alla ristrutturazione di un fabbricato. Una costruzione che si trova sulle pendici della collina, con un dislivello di alcuni metri rispetto alla costruzione confinante. E proprio lungo il confine, i quattro operai edili stavano realizzando un muretto di contenimento. La base era già stata realizzata e poi mattone dopo mattone avrebbero dovuto raggiungere l’altezza di una decina di metri. Ma alle 12.30 è arrivata la morte. Una parte del costone si è staccata e per Petrucci ed uno degli operai stranieri non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono giunti i carabinieri, gli uomini della polizia locale ed i vigili del fuoco che con un escavatore hanno dovuto rimuovere centinaia di metri cubi di terriccio prima di recuperare le due salme. I corpi erano abbracciati. Forse le sue vittime hanno capito del pericolo imminente ed hanno provato a stringersi per proteggersi. I parenti di Petrucci sono giunti poco dopo. Del giovane immigrato i carabinieri della compagnia di Bagnoli hanno preso gli effetti personali con la speranza che i suoi compagni di lavoro – nelle prossime ore e non appena si saranno ripresi dallo choc – potranno dire qualcosa in più. Petrucci, 61 anni, che viveva non lontano dal luogo della tragedia era solito collaborare per qualche lavoretto di edilizia in casa di vicini o di amici per arrotondare le sue entrate. Sposato, tre figli, da appena un paio di settimane era diventato nonno ed era ben voluto da tutti. Toccherà agli agenti della polizia locale la verifica sui titoli autorizzativi dei lavori mentre ai carabinieri presso il ministero del Lavoro l’accertamento sul rispetto delle norme sulla sicurezza. «Dall’inizio dell’anno – dice il segretario generale della Fillea-Cgil di Napoli, Giovanni Passaro – solo nelle costruzioni si contano già 10 morti nella Provincia di Napoli. Una mattanza che dovrebbe fare impallidire chiunque e invece trova pochissimo e inesistente spazio nel dibattito pubblico e istituzionale e che invece dovrebbe essere la prima vera priorità. Come Fillea Cgil abbiamo esaurito le parole, ma la rabbia resta».

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