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NAPOLI – Tre poliziotti sono stati feriti in un lancio di oggetti da parte di alcuni manifestanti che, staccandosi da un presidio del sindacato Si Cobas in piazza Dante a Napoli, hanno improvvisato un corteo verso piazza Municipio, venendo bloccati in via Toledo. Al presidio di piazza Dante, regolarmente preavvisato da Si Cobas, hanno partecipato circa 300 persone tra lavoratori ed esponenti di varie realtà antagoniste, dei disoccupati organizzati e dei comitati civici di Bagnoli. Sono stati circa 200 invece i manifestanti che hanno improvvisato il corteo, vietato dall’attuale normativa legata al contagio da coronavirus, e hanno cercato di raggiungere piazza Municipio. In tale frangente, ricostruisce la Polizia di Stato, alcuni dei manifestanti hanno iniziato un lancio di oggetti verso personale del Reparto Mobile in servizio, ferendo tre operatori. Sono state acquisite tutte le immagini delle telecamere della zona oltre a quelle realizzate dalla Polizia Scientifica per la successiva individuazione dei responsabili che saranno perseguiti per il vile attacco ai poliziotti, oltre che per le altre violazioni commesse. Il questore di Napoli Alessandro Giuliano si è subito messo in contatto con il poliziotto ferito con prognosi di 15 giorni, manifestandogli solidarietà e gratitudine per il coraggio e l’abnegazione.
“Individuare i responsabili della vile aggressione e assicurare gli stessi alla giustizia”. Così il capo della Polizia Franco Gabrielli, in merito agli incidenti avvenuti nel pomeriggio a Napoli dove circa 200 manifestanti del presidio Si Cobas in piazza Dante si sono staccati in corteo per cercare di raggiungere piazza Municipio e hanno lanciato oggetti contro agenti del Reparto Mobile in servizio, ferendo tre poliziotti. “Non è ammissibile che una manifestazione sfoci in violenza gratuita”, ha aggiunto Gabrielli ricordando che “i poliziotti, ogni giorno, sono impegnati esclusivamente al servizio delle istituzioni democratiche e dei cittadini”. Gabrielli ha inoltre sottolineato la coincidenza con le cerimonie commemorative che si sono tenute in molte città italiane, tra queste Napoli, alle 17.57 con la deposizione di una corona in ricordo delle vittime delle stragi di mafia, “coincidenza che fa apparire ancora più grave quanto accaduto oggi”.

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