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L’Unità di Crisi della Protezione civile della Regione Campania comunica che ieri sono stati esaminati 68 campioni presso il centro di riferimento dell’ospe – dale Cotugno: nove di questi sono risultati positivi. Come per tutti gli altri, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. In totale i positivi in Campania sono 137, di cui 2 guariti. Riparto per provincia vede a Napoli città: 48 (Asl Napoli 1); nella provincia di Napoli: 37 (di cui 11 Asl Napoli 2 e 26 Asl Napoli 3); nella provincia di Avellino: 6; nella provincia di Beneven – to: 2; nella provincia di Caserta: 25; nella provincia di Salerno: 16. Nelle altre province: 3. “La sanità della Lombardia è un conto, se ci trasferiamo in Campania e in Calabria il rischio aumenta enormemente”, osserva Matteo Salvini, leader della Lega. E quello che ripete sin dalla mattina Valeria Ciarambino del M5s: “Dobbiamo assolutamente evitare che il livello di emergenza che si registra in alcune regioni del Nord si verifichi qui in a Campania, dove dobbiamo fare i conti con una profonda fragilità del sistema sanitario regionale, vittima di dieci anni di tagli, mancate assunzioni e pessima gestione. In regioni come Lombardia e Veneto ci sono medici che si trovano costretti a scegliere tra chi far vivere e chi morire e ci sono comuni come Bergamo dove si assiste a lunghe file per le dichiarazioni di morte. Se quegli stessi numeri e quelle medesime situazioni si replicassero anche in Campania, dove la sanità non è certo a quei livelli, verrebbero alla luce tutte le falle e le lacune mai colmate e non oso immaginare quali potrebbero essere le conseguenze”. Intanto Flora Beneduce, consigliere regionale di Forza Italia e componente della Commissione Sanità lancia un appello: “Il diffondersi del virus COVID-19 che impone uno sforzo in termini organizzativi per l’attivazione di nuovi laboratori, oltre a quello del Cotugno, al fine di fornire un esito rapido ai tamponi che vengono effettuati in Campania. Siamo in presenza di un’epidemia pericolosa e capace di scompaginare tutti gli schemi del sistema regionale dell’assistenza sanitaria. Serve il coinvolgimento di tutte strutture”, aggiunge. «Mi giungono notizie che i due policlinici napoletani, Federico II e Vanvitelli, così come gli ospedali Ruggi d’Aragona di Salerno e Moscati di Avellino, abbiano tutte le attrezzature, ma non le necessarie autorizzazioni, per contribuire con il loro lavoro ad analizzare i tamponi. Come mai non sono stati ancora attivati?», sottolinea la consigliera regionale di Forza Italia.

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