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Un carabiniere è stato ucciso a Roma nella notte con alcune coltellate mentre era in servizio. E’ accaduto in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati. Da una prima ricostruzione, il vice brigadiere 35enne durante un servizio con alcuni colleghi stava fermando due uomini considerati responsabili di furto e estorsione quando uno di loro avrebbe estratto il coltello ferendolo più volte, il vice brigadiere, Mario Cerciello Rega, è morto poco dopo in ospadale. L’uomo sarebbe stato ucciso per cento euro: è questa la cifra che sarebbe stata chiesta in cambio della restituzione di un borsello rubato dai due. Quello che in gergo si chiama “cavallo di ritorno”. I due sono al momento ricercati.

Il carabiniere è stato colpito più volte in varie parti del corpo e avrebbe ricevuto 8 coltellate. Una di queste all’altezza del cuore e anche una alla schiena. Il carabiniere è arrivato in ospedale in condizioni disperate ed è deceduto poco dopo. Dalle prime informazioni, sembra fosse in borghese. La procura di Roma indaga per omicidio.

Se tutto quello che si potesse dire o fare servisse a riportarlo in vita, farei qualsiasi cosa”. E’ il commento affranto del sindaco di Somma Vesuviana (Napoli), Salvatore Di Sarno, “distrutto” dalla notizia dell’omicidio del carabiniere Mario Rega Cerciello, originario del paese alle falde del Vesuvio, che il primo cittadino conosceva personalmente. Forte commozione, Di Sarno ha anche affidato il proprio pensiero ad un post su Facebook, dove si dice sicuro “che i responsabili saranno assicurati alla giustizia”. “Questa notte un nostro concittadino, un amico, un bravo ragazzo e un degno servitore dello Stato – ha scritto Di Sarno – il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Rega Cerciello, 35 anni è stato ucciso a Roma mentre tentava di fermare due rapinatori che avevano derubato una donna. Una morte assurda che ci riempie di dolore, un giovane valente che aveva messo la sua vita al servizio del nostro Paese e credeva fermamente nel suo lavoro è stato accoltellato al cuore mentre difendeva una vittima. A nome mio e di tutta la nostra città abbraccio la moglie, la famiglia di Mario e l’Arma dei carabinieri”.

Il primo pensiero va a questo ragazzo di 35 anni, che si era sposato da un mese e aveva appena festeggiato il compleanno e ai due bastardi – stiamo lavorando perché vengano presi il prima possibile – per cui la vita di un ragazzo di 35 anni vale un cellulare e un portafogli con 100 euro”. Così Matteo Salvini, ministro dell’Interno poco fa al Giornale radio Rai in merito all’uccisione del carabiniere Mario Rega Cercello, vicebrigadiere di 35 anni ucciso questa notte a Roma.

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