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– Sono tre minorenni i responsabili della morte della guardia giurata Francesco Della Corte, vittima di un agguato a colpi di bastone (i piedi di un tavolo da cucina trovati in strada), lo scorso 3 marzo, mentre stava chiudendo la stazione della metropolitana di Piscinola, a Napoli. Della Corte è deceduto due giorni fa in ospedale. I tre, due 16enni e un 17enne, sono stati fermati dalla Polizia con l’accusa di tentata rapina e omicidio doloso. I ragazzini – che volevano prendere la pistola del vigilante – hanno confessato e sono stati portati nel carcere di Nisida. Gli agenti di Scampia trovarono Della Corte davanti alla stazione della metro di Piscinola, inginocchiato vicino all’auto della società per cui lavorava, la Security Service, con il viso insanguinato e una vistosa ferita in testa. In un cassonetto per i rifiuti un bastone di legno e la sua borsa. Determinanti per l’individuazione le immagini dei sistemi di videosorveglianza e intercettazioni e interrogatori di persone sospettate.

Per me sono complici degli assassini, sia chi esprime solidarietà sui social con i minorenni arrestati sia i loro genitori che li hanno lasciati alle 3 di notte andare in giro aggredendo un uomo buono che faceva il suo lavoro”. Così Giuseppe Della Corte, 25 anni, figlio di Francesco Della Corte, 51 anni, il vigilante morto a Napoli (LEGGI QUI)

venerdì dopo essere stato aggredito il 3 marzo. I suoi presunti assassini sono stati arrestati. “Vogliamo giustizia, fino in fondo. Devono marcire in galera”, dice.
   

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