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2 minuti per la letturaNon c’è l’intesa tra Comune di Napoli e sindacati sul salvataggio di Anm (Azienda napoletana di mobilità). Il lungo incontro di ieri notte si è dunque concluso con un nulla di fatto.
A certificare per ora l’assenza di un percorso condiviso sono le parole dell’assessore comunale al Lavoro, Enrico Panini. “Siamo dispiaciuti che non sia stata raggiunta un’intesa – ha detto Panini all’ANSA – Il tema che è necessario affrontare, e su cui nonostante i nostri sforzi non abbiamo trovato una soluzione condivisa, è la necessità di mettere in equilibrio l’azienda come condizione indispensabile per poterla patrimonializzare e quindi salvare. Purtroppo – ha aggiunto – una serie di soluzioni che ci sono state proposte non ci avrebbero fatto raggiungere questo obiettivo”. Panini ha spiegato che la messa in equilibrio dell’azienda è condizione dettata dalla legge dello Stato e senza la quale l’amministrazione non può procedere alla patrimonializzazione della società.
“Se l’azienda non è in equilibrio – ha sottolineato – scatta un impedimento di legge e non di volonta’.
E’ la legge che ci impedisce di fare una patrimonializzazione di Anm se essa non è in equilibrio”. L’assessore, in riferimento all’approvazione da parte del Consiglio comunale della delibera relativa all’adeguamento degli statuti delle società a controlli pubblico detenutecdal Comune in ottemperanza al decreto legislativo Madia, ha ribadito la ferma volonta’ dell’amministrazione comunale di non privatizzare le partecipate. “Noi siamo il Comune più pubblico d’Italia – ha evidenziato – non faremo mai la privatizzazione e chi lo pensa è fuori di testa. Abbiamo una storia che parla”.
Purtroppo, nonostante l’impegno di una nuova lunga notte di confronto, al momento non vi sono le condizioni per condividere le Linee Guida che Comune ed ANM intendono praticare per la messa in sicurezza dell’azienda.
Restano forti le preoccupazioni per la tenuta complessiva del Protocollo considerando che sulla mobilità di alcuni lavoratori verso altre partecipate non è sufficiente il criterio della volontarietà ed inoltre sono troppe le azioni che contemporaneamente insistono sull’insieme dei lavoratori.
Evidentemente il tavolo di confronto non ha ancora maturato le giuste scelte che mi auguro possano materializzarsi a partire dal confronto in prefettura di domattina”. Così Natale Colombo, segretario generale Filt-Cgil per Napoli e la Campania.
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