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“Troppo spesso, o quasi sempre, dietro ogni evento disastroso, c’è sempre, all’origine, la mano dell’uomo, che è sempre una mano assassina, mossa dalla protervia, dalla prepotenza, dall’indolenza, dalla superbia e quindi dall’egoismo”. Lo ha detto il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, in un passaggio dell’omelia pronunciata durante le esequie delle otto vittime del crollo parziale dell’edificio avvenuto in via Rampa Nunziante a Torre Annunziata (Napoli). “E’ proprio l’egoismo che dobbiamo combattere – ha aggiunto l’arcivescovo di Napoli – perché l’egoismo significa far prevalere il proprio tornaconto e i propri interessi; è l’egoismo che porta alla violenza di ogni genere; è l’egoismo che si oppone al bene comune; è l’egoismo che induce a non avere rispetto delle persone e dei diritti altrui; è l’egoismo che porta alla morte morale e fisica”.
    L’alto prelato ha fatto riferimento ai roghi durante l’omelia per le esequie: “il frutto di un disegno perverso e assassino”.

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