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 Dopo il ricordo di amici e parenti, sono iniziate nella Basilica della Madonna della Neve a Torre Annunziata (Napoli), le esequie delle otto vittime decedute, venerdì scorso, nel crollo parziale dell’ edificio in rampa Nunziante. Numerose le persone che parteciperanno alla messa, nel sagrato della Basilica dove sono state predisposte sedie mentre all’interno vi sono i familiari e parenti stretti. Qui renderanno l’ ultimo saluto a Giacomo Cuccurullo, alla moglie Adelaide Laiola e al figlio Giacomo; alla famiglia Guida: Pasquale, la moglie Anna Duraccio e i figli Francesca e Salvatore, e alla sarta Pina Aprea. A celebrare le esequie sarà il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe insieme con il vescovo di Nola, Francesco Marino, e altri venti concelebranti. A Torre Annunziata i negozi sono rimasti chiusi in segno di lutto. Le bare vengono accolte da lunghi applausi. Presente anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

“Troppo spesso, o quasi sempre, dietro ogni evento disastroso, c’è sempre, all’origine, la mano dell’uomo, che è sempre una mano assassina, mossa dalla protervia, dalla prepotenza, dall’indolenza, dalla superbia e quindi dall’egoismo”. Lo ha detto il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, in un passaggio dell’omelia pronunciata durante le esequie delle otto vittime del crollo parziale dell’edificio avvenuto in via Rampa Nunziante a Torre Annunziata (Napoli). “E’ proprio l’egoismo che dobbiamo combattere – ha aggiunto l’arcivescovo di Napoli – perché l’egoismo significa far prevalere il proprio tornaconto e i propri interessi; è l’egoismo che porta alla violenza di ogni genere; è l’egoismo che si oppone al bene comune; è l’egoismo che induce a non avere rispetto delle persone e dei diritti altrui; è l’egoismo che porta alla morte morale e fisica”.
    L’alto prelato ha fatto riferimento ai roghi durante l’omelia per le esequie: “il frutto di un disegno perverso e assassino”.

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