X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

Latitante da sei mesi, arrestato durante il cenone di Capodanno. Al momento dell’arresto, si è lamentato in napoletano con i militari, dicendo di non aver nemmeno potuto finire di cenare con “mammà”.


SECONDIGLIANO (NAPOLI) – Un cenone di Capodanno da dimenticare per un trentenne di Secondigliano, a Napoli, che pensava di tornare a casa per festeggiare con la famiglia, ma si è ritrovato a fare i conti con i carabinieri. L’uomo, evaso dagli arresti domiciliari dal mese di agosto, era riuscito a svanire nel nulla, facendo perdere le sue tracce per mesi. Il suo ritorno, però, non ha avuto il lieto fine che sperava.

LATITANTE DA SEI MESI, ARRESTATO DURANTE IL CENONE DI CAPODANNO

In un gesto che sembrava segnare il ritorno alla normalità, il 30enne ha deciso di festeggiare il Capodanno con la sua famiglia, forse convinto che il tempo fosse dalla sua parte. Ma i carabinieri della stazione di Secondigliano non avevano mai smesso di cercarlo.

Per giorni i carabinieri hanno vigilato, aspettando il momento giusto per intervenire. E quel momento è arrivato la sera dell’ultimo giorno dell’anno. I militari hanno scoperto che il 30enne, latitante da mesi, era tornato a casa per festeggiare il Capodanno con la famiglia. Così hanno bussato alla sua porta. Quando ha aperto, l’uomo ha subito capito che la sua fuga era arrivata al capolinea. In esecuzione di un provvedimento della Procura di Napoli Nord, i carabinieri lo hanno arrestato. Costretto a lasciare la sua abitazione, il 30enne ha dovuto abbandonare la cena di Capodanno, senza poter brindare al nuovo anno.

Il giovane è stato portato via dai carabinieri, in esecuzione di un provvedimento della procura di Napoli Nord. Al momento dell’arresto, si è lamentato in napoletano con i militari, dicendo di non aver nemmeno potuto finire di cenare con “mammà”. Ora, il 30enne dovrà scontare la pena nel carcere di Poggioreale.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE