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Napoli, bancarotta fraudolenta: commercialista arrestato e posto ai domiciliari. Continuava a operare nell’ombra nonostante l’interdizione dalla professione.


NAPOLI – Continuava a operare nell’ombra nonostante l’interdizione dalla professione. Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, su delega della Procura della Repubblica, ha arrestato e posto ai domiciliari Umberto Scala, commercialista partenopeo di 59 anni. L’accusa è di bancarotta fraudolenta, con un ruolo centrale in quattro distinti filoni investigativi che si estendono da Nord a Sud del Paese. Le indagini, dirette dalla Sezione III – Criminalità Economica della Procura, hanno rivelato un sistema illecito ben strutturato.

NAPOLI, BANCAROTTA FRAUDOLENTA: ARRESTATO COMMERCIALISTA GIÀ INTERDETTO

Umberto Scala, avvalendosi di prestanome, nonostante fosse già stato destinatario di un provvedimento cautelare di interdizione dall’esercizio della libera professione per un altro procedimento, ha continuato a svolgere attività illecite, assistendo imprenditori in crisi. In particolare, il commercialista ha contribuito in modo significativo alla distrazione di patrimoni societari e alla sottrazione di scritture contabili. Ecco i quattro filoni d’inchiesta.

RISTORANTE FALLITO A NAPOLI

Il primo capitolo delle indagini riguarda un ristorante di Napoli sottoposto a curatela fallimentare. Dalle casse dell’attività sarebbero scomparsi oltre 270 mila euro, insieme alle scritture contabili, rendendo impossibile la ricostruzione della gestione finanziaria.

CONSORZIO EDILE E INTERDITTIVA ANTIMAFIA

Un consorzio operante nei lavori pubblici e privati, già destinatario di una interdittiva antimafia, è al centro di un giro di distrazioni da 47 milioni di euro. I pagamenti ricevuti da stazioni appaltanti di Napoli, Caserta, Avellino, Roma e Piacenza sono confluiti verso società legate a due fratelli imprenditori, che però non hanno eseguito i lavori pattuiti. Le altre aziende del consorzio, avendo avviato i cantieri, sono state costrette a interromperli, subendo danni economici significativi.

SOCIETÀ EDITORIALI E IMPIANTO INDUSTRIALE AD ACERRA

Due società editoriali e una terza in crisi, ma non ancora fallita, sono state utilizzate per la gestione di un impianto nella zona industriale di Acerra. Queste aziende, di fatto amministrate da un unico imprenditore, hanno evitato di saldare debiti verso i creditori, compreso l’Erario, accumulando oltre un milione di euro di insoluti.

RIQUALIFICAZIONE DI UN CINEMA STORICO A GENOVA

L’ultimo caso riguarda il fallimento di una società di costruzioni incaricata di riqualificare uno storico cinema di Genova destinato alla vendita. La società, spogliata di beni e documenti contabili, ha contratto finanziamenti bancari che non sono stati onorati.

NAPOLI, BANCAROTTA FRAUDOLENTA: ARRESTI DOMICILIARI

Il commercialista, considerato la mente di un’operazione sistematica di bancarotta fraudolenta, è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari in attesa di ulteriori sviluppi. Il provvedimento, emesso nel corso delle indagini preliminari, è una misura cautelare personale, ma l’indagato gode della presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva di condanna. Le indagini proseguono per fare luce su altri possibili illeciti legati alla gestione delle società coinvolte e per identificare altri eventuali responsabili della rete di frodi.

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