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Napoli, maxi-blitz contro il clan Amato-Pagano: 53 misure cautelari. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione illegale di armi e altri reati.


NAPOLI – Una nuova offensiva contro la criminalità organizzata scuote le fondamenta della camorra napoletana. La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, in collaborazione con la Direzione Investigativa Antimafia, ha dato esecuzione questa mattina (17 dicembre 2024) a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 53 persone. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione illegale di armi e altri reati.

L’operazione, che interessa i Comuni di Melito di Napoli, Mugnano di Napoli e alcuni quartieri chiave come Secondigliano e Scampia, mira a smantellare una delle organizzazioni criminali più potenti e radicate del territorio: il clan Amato-Pagano. Il sodalizio, noto anche come il clan degli “scissionisti”, nacque dalla storica e sanguinosa frattura con il clan Di Lauro negli anni 2000, dando il via a una delle faide più feroci della camorra napoletana.

Secondo quanto riportato dagli inquirenti, il blitz rappresenta l’epilogo di indagini serrate che hanno puntato dritto ai vertici dell’organizzazione criminale. La rete del clan Amato-Pagano è accusata di aver imposto il controllo del territorio attraverso violenza, intimidazione ed estorsioni, rafforzando il proprio potere con l’uso illecito delle armi e tramite attività illecite finalizzate al controllo economico delle aree di influenza. La conferma di questa operazione arriva direttamente dalla Procura della Repubblica di Napoli, che ha convocato una conferenza stampa alle 10.30 presso la sala “Filippo Beatrice” per fornire ulteriori dettagli.

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