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Scandalo a Poggiomarino: il Prefetto di Napoli ha disposto la sospensione del sindaco e del vicesindaco dalle loro funzioni, in seguito a un’inchiesta per scambio elettorale politico-mafioso. Nominato un commissario prefettizio per la gestione provvisoria dell’ente comunale.


POGGIOMARINO (NAPOLI) – Poggiomarino è scossa da un terremoto politico. Dopo l’arresto del sindaco e del vicesindaco della cittadina del Napoletano in seguito a un’inchiesta condotta dalla Procura di Napoli per scambio elettorale politico-mafioso, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha disposto la sospensione dalle loro funzioni. In sostituzione, ha nominato la dottoressa Gabriella D’Orso, viceprefetto in quiescenza, come commissario prefettizio per la gestione provvisoria dell’ente comunale. Alla D’Orso sono stati conferiti tutti i poteri sia del sindaco che della giunta municipale, segnando una temporanea ma completa ridefinizione del governo locale.

LA NOMINA DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO

La nomina di un commissario rappresenta una soluzione d’emergenza per evitare un vuoto di potere e assicurare la continuità amministrativa a Poggiomarino. Il Comune ora si trova al centro di una crisi istituzionale senza precedenti. L’arrivo di un commissario prefettizio ha lo scopo di riportare ordine e trasparenza in un contesto fortemente compromesso dalle recenti vicende giudiziarie.

Il sospetto di infiltrazioni mafiose nell’amministrazione comunale solleva gravi interrogativi non solo sull’integrità delle istituzioni locali, ma anche sulla tenuta democratica di un territorio già segnato da complesse dinamiche socio-economiche.

SCANDALO A POGGIOMARINO: L’INCHIESTA

L’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha condotto non solo agli arresti domiciliari del sindaco e del vicesindaco di Poggiomarino, ma anche dell’imprenditore Franco Carillo, considerato dall’antimafia l’anello di collegamento tra la politica locale e il boss Rosario Giugliano, noto come ‘o minorenne. Giugliano, oggi collaboratore di giustizia, è stato uno stretto alleato di Pasquale Galasso fin dalla giovinezza. Meno di un anno fa, durante il processo che lo vedeva imputato, rispondendo al pm Giuseppe Visone, Giugliano ammise di aver manipolato il voto delle elezioni comunali del 2020. Queste rivelazioni hanno fatto scattare gli arresti dei tre indagati.

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