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Ucciso in pieno giorno a Napoli davanti al figlio di 11 anni e per un debito di 5mila euro, fermato il presunto killer a Milano


Ucciso in pieno giorno a Napoli e davanti al figlio di appena 11 anni, Luigi Procopio, 45 anni. Il movente? Un debito di appena 5mila euro. Ma ora il presunto killer è stato fermato a Milano .
L’omicidio di Procopio, già con piccoli precedenti di polizia, è avvenuto lo scorso 30 settembre, nella zona Duchesca di Napoli, affollata di persone. E per l’omicidio c’è un indagato. Si tratta di Antonio Amoroso, 37 anni, nipote della moglie della vittima. Il movente sarebbe un debito di 5mila euro – sul quale sono in corso però ulteriori accertamenti – e una serie di dissidi personali.

Nella tarda serata di ieri (4 ottobre 2024) gli uomini della Squadra Mobile di Napoli, con l’ausilio del personale della Squadra Mobile di Milano ed il supporto tecnico del Servizio Centrale Operativo, hanno fermato Amoroso. Rintracciato nel capoluogo lombardo all’interno di un appartamento, è ora destinatario di un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso nei giorni scorsi dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli che coordina le indagini.

Amoroso era già finito in manette il 6 aprile del 2022. Il motivo fu il tentato omicidio con arma da fuoco della sua ex convivente il 25 marzo 2022. incastrato peraltro dalle telecamere di sorveglianza. L’uomo infatti, pare si dia recato sotto l’abitazione dell’allora compagna, a bordo di uno scooter guidato da un complice. E lì avrebbe esploso un colpo verso la donna colpendo però la finestra dell’abitazione.
Già nel 2017 inoltre, il fratello di Antonio Amoroso, Eduardo, fu vittima di in un agguato camorristico. L’omicidio del 52enne avvenne nel quartiere Vicaria di Napoli assieme a quello del 44enne Salvatore Dragonetti. Entrambi erano affiliati al Clan Mazzarella e legati alla famiglia Giuliano.

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