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Caivano, spari contro distributore di benzina e alcune auto parcheggiate. L’episodio è avvenuto lungo la statale 87 in direzione Caserta. Nessun ferito.
Un pomeriggio di terrore si è consumato ieri a Caivano, dove ignoti a bordo di un’auto hanno esploso numerosi colpi d’arma da fuoco contro le colonnine di un distributore di carburante e alcune auto parcheggiate nell’area. L’episodio è avvenuto lungo la statale 87 in direzione Caserta. Non ci sono stati feriti.
CAIVANO, SPARI CONTRO DISTRIBUTORE BENZINA
Erano poco dopo le 15 quando i carabinieri della compagnia di Caivano e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna sono intervenuti sulla scena dopo una segnalazione di spari. Secondo le prime ricostruzioni, due persone a bordo di una Clio nera sono arrivate all’impianto di rifornimento. Dalle immagini pubblicate sui social si vede che il passeggero, armato di fucile, ha iniziato a sparare prima verso le colonnine del distributore, poi verso le auto in sosta. Poco dopo, anche il conducente dell’auto è sceso, impugnando una pistola. Entrambi gli aggressori avevano il volto coperto e indossavano berretti scuri.
INDAGINI IN CORSO
Sul posto sono stati rinvenuti almeno una decina di bossoli. I carabinieri stanno conducendo indagini serrate per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e identificare gli autori del raid armato. La matrice del gesto è ancora da chiarire.
REAZIONI
Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha commentato: «Non è difficile ipotizzare che dietro via sia l’ombra del racket. In ogni caso attendiamo gli esiti delle indagini. Al di là delle motivazioni, è davvero inquietante che delle persone se ne vadano in giro tranquillamente armate rischiando di ammazzare o ferire qualche innocente».
Borrelli ha inoltre sottolineato la necessità di una maggiore presenza dello Stato sul territorio: «Gli interventi vanno fatti a più ampio raggio e serve una presenza fissa dello Stato che deve manifestarsi anche attraverso l’impiego di più agenti sul territorio, così come era stato promesso. Non basta presidiare il Parco Verde (atto assolutamente condivisibile) e poi lasciare nel degrado e senza presidi delle forze dell’ordine il resto del territorio».
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