Francesco Schiavone detto "Sandokan"
1 minuto per la letturaFrancesco “Sandokan” Schiavone, ha visto revocata la sua collaborazione con la Dda e il programma di protezione speciale. Le sue dichiarazioni sono state ritenute non utili.
NAPOLI – Cambio di rotta per Francesco “Sandokan” Schiavone, ex boss dei Casalesi. La Procura di Napoli ha infatti deciso di interrompere il percorso di collaborazione con la giustizia avviato dall’uomo solo pochi mesi fa. Gli inquirenti, infatti, hanno deciso di revocare il programma di protezione cui era stato sottoposto. Hanno ritenuto che le dichiarazioni finora rilasciate da Francesco Schiavone non fossero utili.
I pm della Dda napoletana coordinati dal Procuratore Nicola Gratteri hanno poi chiesto il via libera dal Ministero della Giustizia che ha disposto per Francesco Schiavone il ritorno alla detenzione in regime di 41 bis. Finisce così la collaborazione di Schiavone “Sandokan” con la Dda.
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Che questi cri.inale prendessero per i fondelli è fuori di dubbio, la loro ambiguità che gli ha per.messo la spavalderia fino adesso è finita in quanto è terminata la complicità politico-.massonica, è ora che la gente per bene liberatasi da questo terribile male lavori solo per un solo vessatori e cioè lo stato che essendo accorto di denaro sta finalmente eliminando questi parassiti sociali ,sperando che Gratteri, dopo aver smascherato i colletti bianchi e neri in calabria, lo faccia anche qui, tante persone pure ti osservano Giovanni e dal tuo tempio ” la caserma,” e non uscire!! altrimenti farai la fine dell altro Giovanni!!!lotterai per liberare noi poveri ingenui che continuano a credere nelle istituzioni…..