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La camorra negli appalti pubblici: effettuato dalla Dia il sequestro di beni per un milione di euro al clan Lo Russo. Sigilli a 2 società e 6 immobili di un uomo ritenuto vicino ai “capitoni”


Napoli – Clan Lo Russo: scatta il maxi sequestro di beni nei confronti di un affiliato. La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di sequestro di prevenzione emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Napoli nei confronti di un uomo già condannato per la sua partecipazione al Clan Lo Russo (Capiton).

La misura – si legge in una nota – trae origine da una proposta avanzata congiuntamente dal Procuratore di Napoli e dal Direttore della DIA. Le indagini dirette, nel corso degli anni, dalla DDA di Napoli avevano individuato il particolare il ruolo dell’indagato che, guidando di fatto un’azienda di riferimento del clan Lo Russo, consentiva all’organizzazione criminale della camorra di diversificare i propri settori di investimento negli appalti di servizi presso la Pubblica Amministrazione. Gli approfondimenti svolti hanno fatto emergere disponibilità patrimoniali e finanziarie significativamente sproporzionate rispetto ai profili reddituali.

Pertanto, disposto il sequestro di 2 società attive nel settore commerciale, 6 beni immobili, numerosi oggetti preziosi e rapporti finanziari per un valore complessivo stimato in circa 1 milione di euro. L’odierno (22 maggio 2024) risultato – conclude la nota – si inserisce nell’ambito delle attività Istituzionali finalizzate all’aggressione dei patrimoni illecitamente acquisiti e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali di tipo mafioso, agendo cosi a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale.

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