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Fabio D’Agostino, vicino al clan Polverino, latitante da un anno ha tentato di non farsi riconoscere con una parrucca, riconosciuto e arrestato dai carabinieri di Napoli


NAPOLI – Una parrucca per non farsi riconoscere, ma la sua latitanza termina sotto casa di un familiare. Era ricercato dal gennaio dello scorso anno Fabio D’Agostino, 37enne in orbita clan Orlando – Polverino, che è stato catturato a Marano di Napoli dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna che lo sorpreso in strada, alla guida di un’auto intestata ad un prestanome, con una parrucca di capelli castani in testa.

I carabinieri, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, erano sulle tracce di D’Agostino da tempo e, analizzando gli schemi relazionali del 37enne, hanno effettuato un monitoraggio dei social e del suo patrimonio. Le sue ultime tracce conducevano ancora a Marano, luogo dove vivono moglie e figlio. Già da tempo posizionati in osservazione attorno all’abitazione familiare, i carabinieri hanno visto accostare un veicolo intestato ad una persona fino ad allora sconosciuta.

IN GIRO CON LA PARRUCCA PER NON FARSI RICONOSCERE, ARRESTATO LATITANTE DI MERANO DI NAPOLI

Le mani sul volante erano quelle di un uomo dalla capigliatura folta e singolare. Una fisionomia quella dell’uomo che ha destato i sospetti dei militari in appostamento. Sospetti poi confermati quando moglie e figlio del 37enne hanno varcato la soglia del portone, a quel punto era chiaro chi potesse essere l’uomo in auto ed il blitz è scattato. D’Agostino è rimasto imperturbabile e con un malcelato disagio ha chiesto spiegazioni. I militari, però, hanno riconosciuto il 37enne e gli hanno tolto la parrucca identificando. L’ormai ex latitante Fabio D’Agostino è finito in manette ed è ora in carcere, nel penitenziario di Secondigliano. Dovrà scontare una pena di 5 anni di reclusione per estorsione continuata ed aggravata dalle finalità e modalità mafiose.

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