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NAPOLI. Ad osservare le prestazioni dei calciatori del Napoli, con le divise delle rispettive compagini di Stato, non offre le stesse sensazioni di vederli con la casacca del club di appartenenza, e urtano, non poco, le pagelle che vengono propinate dai quotidiani sportivi e non: dalle insufficienze a Di Lorenzo, per non aver fronteggiato a dovere l’avversario di fascia, a Insigne, causa l’errore su una conclusione da “rigore in movimento”, passando per la forzata sosta in panchina per Zielinski, e, buon per le squadre dell’Africa, le prestazioni eccellenti di Koulibaly ( ha ancora da giocare ,domani, contro Namibia), Osimhen ( con gol, ma, grazie al cielo, è già rientrato all’ovile… ), Anguissa (oggi ad affrontare Mozambico).
Queste assenze non hanno inficiato il prezioso, capillare, accurato recupero di tre elementi che avranno, non solo, spazio nelle gare di campionato di prossima effettuazione, ma si caricheranno, a meno di sorprese nella disputa, per ora solo verbale, tra De Laurentiis e gli organizzatori della Coppa d’Africa, l’onere di rimpiazzare i sopra nominati atleti del “continente nero” quando lasceranno scoperta la dorsale del gioco partenopeo.
Trattasi di Demme, Mertens e Ghoulam, riabilitati prima in infermeria ed in quest’ultimo periodo da allenamenti ginnici e tattici, avendo Spalletti lavorato alacremente con il proprio staff per considerare pienamente recuperati questi calciatori, lontani dai terreni di gioco da tempi biblici, e soprattutto dal ritmo partita. Uno per tutti l’algerino, artefice nei tempi belli di una invincibile catena di sinistra, comandata da Hamsik ed Insigne, con Ghoulam che faceva da stantuffo, arrivando sovente a crossare ma anche al tiro, risultando uno dei più forti esterni bassi a livello europeo.
Per il belga ed il tedesco, alcuni minuti a Firenze, teatro dell’ultimo successo, hanno significato la presa di confidenza con i compagni che dovranno sostituire ( Ruiz ed Osimhen ndr) per fare rifiatare chi finora ha sempre timbrato il cartellino con prestazioni di ottima levatura. Nel periodo di fermo forzato, hanno lavorato come e più degli altri , e la gara interna con il Torino ( i tifosi non vedono l’ora di ricambiare la sofferenza patíta nell’ultima gara del torneo scorso, con Juric che sedeva sulla panca del Verona, quel pari che grida ancora vendetta ….ndr) a risultato acquisito ( lo si spera ) darebbe la stura ad un avvicendamento con i tre atleti subentranti in pompa magna!
Due notizie, contrastanti, hanno segnato questa pausa, la prima, positiva, è quella di aver individuato il responsabile ( sono in procinto di essere fermato anche altri supporters gigliati ndr) delle offese, gratuite, volgari, razziste, rivolte a Koulibaly nel dopo partita di Firenze, mentre la nota stonata appartiene agli infortuni di Ounas e Malcuit, con il primo, utilissimo come non mai, nello stravolgere, in maniera efficace, il finale di gara, fermo ai box per un paio di settimane ancora, ed il secondo, incappato in una distrazione di primo grado del soleo sinistro, che gli costerà una ventina di giorni di stop. La capienza dello stadio, portata al 75% con l’ultimo decreto del Consiglio dei Ministri, sarà l’occasione per rivedere un “Maradona” quasi colmo di tifosi, che, in attesa della “nona”, non si faranno mancare l’ “ottava”!
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