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Sei morti in più in Campania a causa del coronavirus rispetto alla mezzanotte di martedì e altri 100 guariti: ammonta a 358 il numero dei decessi registrati a causa dell’epidemia da covid-19 mentre il totale dei guariti ha raggiunto quota 1220. Lo rende noto l’Unità di crisi della Regione Campania. Per quanto concerne i guariti, sono 1168 quelli che risultano esserlo totalmente mentre 52 sono clinicamente guariti. Il totale dei positivi, sempre facendo riferimento alla mezzanotte di martedì, è di 4.380 (ieri 4.349) mentre complessivamente sono stati analizzati 70.566 tamponi (ieri 68.727). Questo il riparto per provincia: Napoli 2.405 (di cui 903 in città e 1502 in provincia); Salerno 656; Avellino 451; Caserta 417; Benevento 177. Altri in fase di verifica Asl: 274. Intanto cambiano le regole. In Campania è consentito passeggiare, vietato fare jogging. L’Unità di crisi regionale per la realizzazione di misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 ha diffuso il chiarimento n.21 all’ordinanza n.39 del 25 aprile 2020 (Attività motoria), “nel quale si precisa ulteriormente quanto espresso nella stessa ordinanza”.“ In particolare: “…non è permesso svolgere attività di corsa, footing o jogging, in quanto le dette attività sono incompatibili con l’uso della mascherina perché pericolose ove svolte con copertura di naso e bocca e tenuto conto che chi esercita tali attività emette microgoccioline di saliva (droplet) potenziali fonti di contagio. L’attività motoria permessa (sostanzialmente passeggiate) deve essere svolta in prossimità della propria abitazione, con divieto assoluto di assembramenti e con obbligo di utilizzo delle mascherine e di rispetto della distanza minima di due metri”. Qualche buona notizia c’è. “Grazie all’accordo raggiunto tra il ministero del Mezzogiorno e la Regione Campania, sono stati sbloccati i fondi del Patto per la Campania che potranno essere investiti nella attuazione del piano socioeconomico”. Lo rende noto Marco Sarracino, segretario del Pd di Napoli. Sull’utilizzazione nel piano socioeconomico della Regione da 900 milioni di euro, di parte di fondi del Patto per la Campania, che erano vincolati a progetti di investimento precisi, De Luca aveva fatto forti pressioni sul ministero del Mezzogiorno e alla fine si è giunti a un’intesa. Ora possiamo affrontare l’emergenza ma anche pianificare i prossimi investimenti che dovranno caratterizzare la ripartenza”.
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