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Riportato alla luce il sacello della Villa suburbana di Civita Giuliana. La visita del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.


Nell’area a nord della gloriosa città antica di Pompei, una nuova scoperta ha risvegliato antichi miti e leggende, riportando alla luce il sacello della Villa suburbana di Civita Giuliana. Il sacello è un ambiente dedicato al culto religioso, collocato in un punto di cerniera tra il settore di servizio (con stalle e la stanza degli schiavi) a sud e il complesso residenziale a nord della villa. Un luogo intriso di storia e mistero, probabilmente custode di un tempietto dedicato ad Ercole, il celebre semidio dalle dodici fatiche, immortalato in affreschi che ancora attendono di emergere dal buio dei secoli.

SCOPERTO IL SACELLO DELLA VILLA DI CIVITA GIULIANA

L’annuncio di questa scoperta è giunto oggi direttamente dal Parco Archeologico di Pompei, in concomitanza con la visita del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, al sito di Civita Giuliana. Un evento che ha sottolineato l’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio culturale italiano, un tesoro inestimabile che continua a rivelare al mondo intero nuove storie e identità perdute nel tempo.

«È necessario continuare a puntare sulla cultura e sul valore delle esperienze che questo territorio può dare. In questa direzione c’è anche la vicenda dello Spolettificio di Torre Annunziata che è un’importante immobile ceduto al MiC dal Ministero della Difesa dove noi cercheremo di fare una grande area museale», ha dichiarato Sangiuliano. Le parole del ministro risuonano come un inno alla bellezza e alla ricchezza della nostra eredità storica, sottolineando l’impegno del governo nel finanziare nuovi scavi e attività di recupero archeologico, confermando l’importanza di preservare e promuovere la cultura come motore di sviluppo socio-economico per l’intero territorio. Lo Stato, insieme alla Procura della Repubblica e ai Carabinieri, si sta adoperando per recuperare e proteggere questo straordinario complesso archeologico.

Il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ha espresso sia lo sconcerto per il danneggiamento subito dal sacello a causa degli scavatori clandestini, sia l’entusiasmo per il lavoro di tutela attiva che ha permesso di recuperare parte del suo splendore originale. Questa scoperta non solo arricchisce la nostra comprensione del passato, ma rappresenta anche un atto di giustizia nei confronti di un sito martoriato dal saccheggio illegale.

PROSSIMI PASSI A POMPEI

Zuchtriegel anticipa quali saranno i prossimi passi: «Continuazione degli scavi, proseguo degli espropri, abbattimento di edifici espropriati per il recupero del patrimonio archeologico e progettazione di una fruizione pubblica della villa. Sarà un gioiello della Grande Pompei, che ci aiuterà a valorizzare meglio tutto il territorio della città antica. Ringrazio il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per il sostegno e per i fondi nella Legge di Bilancio per nuovi scavi a Pompei e in altri parchi nazionali, che ci permettono di continuare le indagini a Civita Giuliana».

Collaborazioni con istituzioni accademiche come l’Università Federico II garantiscono un approccio multidisciplinare alla ricerca, che si estende oltre i confini dell’archeologia tradizionale.

Le indagini in corso a Civita Giuliana offrono un’opportunità unica di esplorare la vita quotidiana nell’antica Roma. Dalle stalle con i resti di equidi bardati al carro cerimoniale decorato con bronzo e argento, ogni scoperta offre uno scorcio affascinante della vita nell’epoca romana. La recente identificazione di una stanza appartenente a un carpentiere aggiunge un ulteriore strato di complessità, suggerendo la presenza di una variegata comunità di artigiani e lavoratori.

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