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Nel corso delle indagini che hanno portato a Benevento a un’operazione sul servizio mensa è emerso (LEGGI QUI), come spiega il procuratore della Repubblica, Giovanni Conzo, che la società coinvolta utilizzava ”anche grassi di scarto e rimasugli vari per la confezione di pasti liquidi a malati che si alimentavano con il sondino”.
Il tutto ”nella totale noncuranza che i destinatari del servizio reso fossero scolari in tenera età, anziani e malati psichiatrici e quindi categorie di soggetti deboli, non in grado di far valere le proprie ragioni e i propri diritti”.
Le Fiamme Gialle hanno accertato che un “riciclo sistematico del cibo avanzato nelle scuole, finanche addentato e non consumato del tutto, che in seguito veniva destinato per la preparazione dei pasti serali agli ospiti delle strutture sanitarie i quali, in più occasioni, constatando che le pietanze erano immagiabili, si rifiutavano di consumarle”.
Dalle indagini è emerso che venivano utilizzati anche grassi di scarto e rimasugli vari per la confezione di pasti liquidi a pazienti che si alimentavano con il sondino. Le indagini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Benevento proseguono per individuare le responsabilità penali dei vari amministratori e operatori che gestivano direttamente il servizio mensa.
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