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«Il rumore dei nostri trattori a Benevento romperà il silenzio delle istituzioni. A Renzi e De Luca chiediamo fatti e non parole: ci aiutino a non morire e se il Governatore della Campania non ha perso il carisma da ‘sindaco sceriffò venga ad ascoltare domani le nostre richieste che consegneremo al Prefetto». Così Antonio Minicozzi, amministratore della «Agrisemi Minicozzi», una delle tante aziende allocate nell’area Asi di Ponte Valentino a Benevento, che ha subito ingenti danni in seguito alla alluvione e alla esondazione del fiume Tammaro nello scorso mese di ottobre, alla vigilia della «marcia» dei trattori organizzata per domani (ore 10) a Benevento.

«Ringrazio – dice Minicozzi – tutti gli agricoltori, gli imprenditori e quelle Associazioni di categoria che si stanno schierando pubblicamente a sostegno della iniziativa, una manifestazione di sensibilizzazione che non è solo a favore della nostra azienda ma per quelle imprese e privati che hanno perso tutto a causa dell’alluvione e sono finiti in ginocchio.

Così come ringrazio la Questura ed il Comando della Polizia Municipale di Benevento per l’assistenza che ci stanno fornendo per la riuscita della ‘marcià. Ora non è il momento delle polemiche, soprattutto contro chi tace, in quanto stiamo spendendo le ultime energie a nostra disposizione per allestire una manifestazione che servirà a riaccendere i riflettori su una situazione disastrosa e per la quale nessuna istituzione, comprese anche le banche, finora ha dato segnali concreti per la ripresa». 

«Lo faremo – conclude Minicozzi – a consuntivo ringraziando quanti si adopereranno per far trattare il Sannio allo stesso modo con il quale sono state trattate altre realtà colpite da calamità naturali e da disastri, con l’auspicio di non essere considerate aziende di serie «B» perché del Sud, lo faremo con la tenacia di sempre e con la forza che ci resterà»

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