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A Tora e Piccilli, bancarelle e socialità grazie al nuovo mercato per anziani. Un’opportunità di acquisto più accessibile; un luogo di incontro, dialogo e condivisione.
TORA E PICCILLI (CASERTA) – Un’iniziativa che unisce necessità e socialità: nel piccolo comune dell’Alto Casertano ha preso il via un nuovo mercato, pensato per rispondere alle esigenze degli anziani e rivitalizzare il tessuto sociale locale. Il progetto, fortemente voluto dal sindaco Vincenzo D’Agostino, nasce come risposta alla progressiva chiusura dei negozi di vicinato e alla difficoltà per molti cittadini di recarsi nei centri urbani più grandi per la spesa quotidiana.
L’obiettivo non è solo quello di offrire un’opportunità di acquisto più accessibile, ma anche di trasformare la piazza del mercato in un luogo di incontro, dialogo e condivisione. Tra le bancarelle, infatti, i cittadini possono riscoprire il piacere di relazioni autentiche, ridando così identità e vitalità al cuore del paese.
Un borgo tra storia e rinascita
Tora e Piccilli, piccolo gioiello incastonato tra le colline del vulcano di Roccamonfina, è già noto agli studiosi e ai viaggiatori per il suo straordinario patrimonio storico: qui si trovano le celebri “Ciampate del Diavolo”, impronte fossili lasciate da ominidi su lava solidificata circa tre milioni di anni fa.
Ma il borgo non è solo memoria del passato. Negli ultimi anni, grazie all’intraprendenza di alcuni artisti partenopei, ha conosciuto una rinascita culturale senza precedenti. Massimo Pastore e Antonio Maiorino, attratti dal fascino del luogo, hanno dato nuova vita al borgo disabitato di Foresta, trasformandolo in un centro di cultura e spettacolo. Il loro progetto ha innescato un effetto domino: oggi tutte le case del borgo sono state acquistate e abitate da chi cerca una vita immersa nella natura e nella tranquillità.
A rafforzare il fermento culturale del territorio, Tora e Piccilli è attualmente il set cinematografico del film “Ritorno a Tora”, diretto da Luca Gianfrancesco. Le riprese, avvolte da un alone di riservatezza, si concentrano su un periodo storico di grande rilievo per il comune, tanto da avergli valso l’ingresso nel prestigioso circuito del “Giardino dei Giusti”.
Un modello per i piccoli borghi
L’esperienza di Tora e Piccilli dimostra che anche i piccoli centri possono reinventarsi, puntando su progetti che valorizzano il territorio e rafforzano il senso di comunità. L’iniziativa del mercato si inserisce perfettamente in questa visione: un’idea semplice, ma dal forte impatto sociale, che potrebbe diventare un modello replicabile per altri borghi italiani in cerca di nuove opportunità di sviluppo.
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