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Beni mobili, immobili e aziende per un valore complessivo di oltre 38 milioni di euro sono stati confiscati dai finanzieri del Comando provinciale di Roma ai fratelli Domenico e Giovanni Dell’Aquila, considerati interni al clan camorrista Mallardo e a Vittorio Emanuele Dell’Aquila e Salvatore Cicatelli, rispettivamente figlio e fiduciario di Giovanni Dell’Aquila, per conto del quale avrebbero costituito una cellula economica, operante, prevalentemente, nel territorio del basso Lazio. Tra i beni interessati dal provvedimento il patrimonio aziendale e relativi beni di 11 società con sede nella provincia di Latina, Napoli, Caserta e Bologna, di cui 3 operanti nel settore delle costruzioni e 3 nel settore alberghiero e della ristorazione; quote societarie di ulteriori 2 società, 68 unità immobiliari nella provincia di Latina, Napoli, Caserta, Ferrara e Bologna e 19 veicoli.

   

 

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