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CASERTA – Telefoni cellulari e smartphone, droga e denaro continuano ad essere introdotti nelle carceri. Lo denuncia il Sappe, sindacato autonomo della Polizi penitenziaria.
«Ieri – afferma il segretario nazionale del Sappe,Donato Capece – sette telefonini sono stati sequestrati nel carcere di
S. Maria Capua Vetere (Caserta) nel Reparto Colloqui, dove transitano i pacchi. Sei micro cellulari ed uno smartphone sono stati trovati negli alimenti diretti ai detenuti».
«Ad Avellino – prosegue Capece – sono stati scoperti cocaina, hashish e telefonini in tre pacchi, mentre altri due telefonini
erano nascosti nella ampolla rettale di un detenuto. Anche al Carcere di Secondigliano- Napoli, nel Reparto Alta sicurezza,
sono stati trovati due telefonini.”
«Le carceri – chiede il Sappe – devono essere schermate all’uso di telefoni cellulari e di qualsiasi altro apparato tecnologico che possa produrre comunicazioni. Altrettanto necessario è prevedere uno specifico reato per coloro che vengono trovati in possesso di cellulari in carcere».
«Sempre più indispensabile – conclude Capece – è dotare i Reparti di Polizia Penitenziaria di body scanner» .
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