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Avrebbe approfittato del proprio ruolo di sindaco, e della complicità di consiglieri comunali e funzionari, per estinguere con soldi pubblici un debito da quasi 70mila euro contratto nell’ambito della propria attività di imprenditore edile. E’ quanto contestato al primo cittadino di Valle di Maddaloni Giovanni Pascarella dall’avviso di conclusione indagini per il reato di peculato emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e notificato oggi dai carabinieri. Con Pascarella sono stati raggiunti dall’avviso anche il vice-sindaco Raffaele Monaco e altre quattro persone.
    Pascarella era stato destinatario di un pignoramento del quinto dello stipendio a garanzia di un debito di 67mila euro contratti durante la sua attività di costruttore. A questo punto Pascarella, è l’ipotesi d’accusa, avrebbe ideato un sistema per non pagare, con l’aiuto degli altri indagati, facendo apparire il suo debito come un debito “fuori bilancio” dell’Ente.
   

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