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Il ‘birrajeans’ adatto per lavorare nei campi dell’Alta Irpinia, degli abiti disegnati per una Onlus salernitana pronti a fare il loro debutto nel mercato dell’abbigliamento femminile e lo stile della moda calitrana che sale in cattedra a Sant’Angelo dei Lombardi. Sono i 3 progetti che Salvatore Caruso,padre della griffe “Nelle Grandi Fauci”, presenterà domenica 10 dicembre, alle ore 16.30, in una incantevole location ricavata nel borgo castello di Calitri. Il fashion day, patrocinato dal Comune altirpino e dalla Confartigianato di Avellino, celebra i 10 anni di attività della maison calitrana, celebre per il ‘No Wash Jeans’: denim eco-friendly ed artigianale che cambia colore in base ai movimenti delle gambe, divenendo uno stile di vita per chi lo indossa. Il maker calitrano, che nel novembre dello scorso anno fu insignito del premio “Le Eccellenze nelle Imprese” promosso dal Lions Club Avellino Host e dal Lions Club Avellino Principato Ultra, metterà in passerella i capi ‘must have’ che hanno firmato la sua collezione ed indossati da numerose star del piccolo e grande schermo italiano. Una raccolta incentrata sulla lavorazione handmade italiana che è l’anima del brand irpino, sempre più a vocazione internazionale.
Il jeans al sapore di birra
Sarà lanciato a breve sul mercato il denim nato da un accordo di co-branding tra due nomi importanti dell’imprenditoria territoriale. Il nuovo marchio porta infatti la firma congiunta dello stilista Caruso e Vito Pagnotta, cerealicoltore doc titolare dell’azienda agricola Serro Croce di Monteverde, nota per la produzione di birra artigianale a Km 0. L’innovativa idea è stata immaginata e realizzata sul modello degli operai itineranti dell’Ovest americano, in particolare minatori e contadini. Realizzato con un denim sartoriale, confezionato così come esce dal telaio, il jeans garantisce una perfetta e personalizzata vestibilità. Non viene sottoposto a trattamenti nè lavaggi: per pulirlo al meglio è infatti sufficiente parcheggiarlo periodicamente per qualche ora in frigorifero o stenderlo all’aria aperta. La sfida è partita sei mesi fa negli sconfinati campi dell’Alta Irpinia, dove si coltiva il caratteristico malto d’orzo da cui si ricava la birra monteverdese. Il proprietario del birrificio altirpino, ed i suoi collaboratori, hanno infatti indossato a lavoro il “No Wash Jeans” di Caruso. Conclusa con successo la fase di sperimentazione, l’appuntamento di domenica 10 dicembre a Calitri alzerà il sipario sul nuovo jeans destinato a vestire il contadino moderno.
La moda sui banchi di scuola
A lezione di moda tra i banchi dell’Istituto Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi. Il progetto “Scuola Viva”, discipulus “Artigianato e Scuola”, giunto al secondo anno di attività, si arrichisce di un nuovo modulo: tutto incentrato sulla moda. Il ciclo di lezioni, che alternerà momenti teorici e di orientamento a full immersion in azienda, vedrà salire in cattedra, tra i probabili docenti, anche lo stilista calitrano Salvatore Caruso. Una full immersion in uno settori di riferimento dell’economia italiana alla costante ricerca di nuovi profili professionali. Il nuovo modulo, che va a completare un percorso formativo mirato a favorire l’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro, si aggiunge a quelli dedicati al tombolo, alla ceramica, all’arte della incisione lignea e della lavorazione della pietra fino a quello focalizzato sull’uso dei media e delle varie forme e strumenti di comunicazione. La nuova iniziativa di formazione professionale sarà presentata da Ettore Mocella (presidente di Confartigianato Campania e Avellino) e Nicola Trunfio, preside del plesso scolatisco santangiolese.
La moda irpina veste il sociale
L’evento di domenica accende i riflettori anche sul sociale. Lo stilista calitrano ha disegnato i modelli di alcuni abiti femminili realizzati poi da VoloAlto, cooperativa sociale di Battipaglia specializzata nella gestione di servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi e nel recupero nonchè reinserimento sociale e lavorativo di persone svantaggiate. I nuovi capi saranno presentati domenica pomeriggio per essere poi lanciati nel mercato dell’abbigliamento femminile. Una sfida nel segno del made in Irpinia, esaltata da una nobile missione che potrebbe essere replicata in altre realtà impegnate nel sociale. Lo stile inconfondibile del maker irpino ha affascinato da sùbito l’organizzazione no-profit salernitana ed entusiasmato un gruppo di ragazze della cooperativa che si è messo al lavoro per realizzare i capi semplici ma di grande impatto, tipici della maison calitrana. Gli abiti estremamente personalizzati, comodi e caratterizzati da una piacevolissima vestibilità, creano un feeling speciale tra chi li produce e chi li indossa. Un valore aggiunto destinato a fare la differenza perchè promuove e supporta l’impresa sociale
L’evento
La manifestazione avrà, dapprima, una parte istituzionale a cui prenderanno parte Michele Di Maio, sindaco di Calitri, e Francesco Rodia, manager e autore del libro “L’incontro casuale con l’arcangelo Filippo”. Poi il momento artistico-creativo con un tema musicale che farà da colonna sonora alla kermesse. Un’originale performance sonora-teatrale dove le melodie degli strumenti tradizionali verranno contaminate dai rumori tipici delle macchine da cucire e da quelli caratterizzanti un laboratorio sartoriale. A tradurre in musica questo mix di sonorità ci penseranno Michele Tuozzolo (percussioni), Gaetano Corallo (sax), Michele Maffucci (batteria), Enzo Cianci (contrabbasso e basso elettrico). Parallelamente sarà allestita una mostra che metterà in vetrina i capi ‘must have’ che hanno firmato la collezione di Caruso in questa decade di attività.
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