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Si parte il 1 dicembre alle ore 17.00 al Cinema Nuovo di Lioni, con l’ottavo appuntamento del festival, il documentario storico “La Verde Irpinia” del 1951, per la regia di Remigio Del Grosso. Il filmato Incom, tratto dall’archivio dell’Istituto Luce, descrive un commovente viaggio nell’Irpinia del secondo dopoguerra. Il tutto si esplicita in un dialogo tra la “Madre Irpinia” e un emigrante che, partendo da New York, promette di aiutare la sua terra natia nella difficile ricostruzione postbellica. Nata per sollecitare il patto di solidarietà tra gli abitanti dell’Irpinia, la pellicola si rivela un eccezionale documento sulla geografia fisica, economica e sociale del territorio. Le immagini dei paesi dell’avellinese scorrono in rapida sequenza davanti agli occhi dello spettatore; ciascuna comunità è colta nella propria essenza identitaria, dalla morfologia del territorio alla riorganizzazione urbana, dalle tradizioni religiose ai ritmi del lavoro contadino, fino a comporre un ritratto delle donne, degli uomini e di chi, ancora bambino, si sarebbe impegnato nella futura rinascita.
Venerdì 2 dicembre a Torella dei Lombardi protagonista del nono appuntamento è la fotografia, con l’inaugurazione nel castello del borgo irpino, alle ore 17.30, della mostra a cura di Alessandro Rossellini. La contemporaneità dell’Irpinia, terra madre di arte e cultura: questo lo spirito informatore della mostra fotografica firmata da Rossellini, che ha frequentato i paesi coinvolti nel progetto “Irpinia Madre Contemporanea” rappresentandoli nella loro essenza più intima e vera. Testimonial d’eccezione, molti dei protagonisti internazionali che hanno già dato corpo al progetto stesso. Tra questi: Mario Martone, Enzo Avitabile, Marie Stravinsky, Birger Riis-Jørgensen, Joseph Knowles, Harry van der Kamp, René Bosc, Bo Holten, Ann-Christin W. Ingels, Christine Nonbo, Sofia Thelin Edgren, Josef Hamber, Tobias Aabye Dam, Rasmus Kure Thomsen/Eva Sommestad, Teit Jørgensen, Eugenio Giliberti, Perino e Vele, Lucio e Peppe Perone, Umberto Manzo.
La mostra ha l’obiettivo di evidenziare il valore contemporaneo delle risorse locali storiche, artistiche, architettoniche, ambientali, naturali e paesaggistiche. Dalla mostra emerge un poderoso “intreccio” irpino di beni culturali materiali e immateriali, inseriti nella pianificazione regionale di una crescita turistica sostenibile. L’esposizione sarà visitabile fino al 31 gennaio 2017.
Il Festival proseguirà fino a gennaio 2017 in diversi comuni dell’Irpinia con altri grandi ospiti: Mauro Felicori, Maurizio De Giovanni, Simon Gerald Place, Franco Roberti, Peppe Barra.
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