A Segre e Magris il premio De Sanctis

Sono la senatrice a vita Liliana Segre, lo scrittore, saggista e germanista Claudio Magris, lo storico dell’arte Tomaso Montanari e lo scrittore, saggista e traduttore francese René de Ceccattyesti i vincitori della X edizione del Premio Francesco De Sanctis.

I riconoscimenti sono stati assegnati dalla giuria composta da Giorgio Ficara (presidente), Nadia Fusini, Raffaele La Capria, Raffaele Manica, Giacomo Marramao, Massimo Onofri, Raffaello Palumbo Mosca ed Elisabetta Rasy. Promosso dalla Fondazione De Sanctis, il Premio ha individuato, fin dalla sua istituzione nel 2009, testi capaci di innovare profondamente nella tecnica e nei contenuti il genere saggistico, ma da quest’anno si apre anche a tutta la letteratura e a illustri personaggi della vita civile del Paese.

Liliana Segre è stata insignita del Premio De Sanctis per l’Impegno Civile “in ragione della sua luminosa testimonianza del valore intellettuale e civile del colloquio tra culture e credo differenti, nella condivisa fede che tale bene sia essenziale alla convivenza pacifica delle genti”. Il Premio De Sanctis alla Carriera va a Claudio Magris, “maestro del genere misto di narrazione e saggismo”, che “ha sempre guardato al suo mondo (dal mito asburgico al Danubio al microcosmo triestino) con gli occhi del grande narratore realista ma anche del filosofo inquieto che vede nella bellezza innanzitutto un enigma, o un suggerimento.

Tomaso Montanari ha ricevuto il Premio De Sanctis per il Saggio breve “L’ora d’arte” (Einaudi), che mostra “la vasta conoscenza che ha l’autore del variegato, incantatore e anche accidentato territorio dell’arte”. René de ceccatty è il Premio De Sanctis per la Letteratura, come autore che ha esplorato “nel corso degli anni le vicende di alcuni protagonisti del nostro Novecento, soffermandosi sulla scena di Roma, che ha fatto rivivere attraverso gli illustri scrittori che vi abitarono e che vi scrissero le loro opere”, con il trittico di biografie critiche di Pasolini, Moravia e “Elsa Morante. Una vita per la letteratura”.