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AVELLINO – Promuovere un confronto con sindaci, enti e aziende locali sul futuro del Mezzogiorno e dell’Irpinia all’indomani della pandemia perchè le risorse del Recovery Fun diventino uno strumento di rilancio dei territori. E’ la sfida che lancia il Centro Dorso con un webinar in programma oggi, alle 16.30 e domani, alle 11, su “Next Generation Irpinia: idee e proposte per lo sviluppo”. Sarà il presidente del Centro di ricerca “Guido Dorso” Luigi Fiorentino a introdurre l’incontro e presentare i risultati del primo ciclo di iniziative tenute nei mesi scorsi. Interverranno Fulvio Bonavitacola, Vicepresidente Regione Campania – Coordinatore delle Regioni meridionali per il Recovery Plan; Gerardo Capozza, Consigliere per il Sud del Presidente del Consiglio dei ministri; Domenico Biancardi, Presidente della Provincia di Avellino; Angelo Cobino, Sindaco di Grottaminarda; Emilio De Vizia, presidente di Confindustria Avellino; Stefania Di Cecilia, Sindaco di Villamaina; Enrico Franza, Sindaco di Ariano Irpino; Marco Marandino, Sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi; Michele Vignola, Sindaco di Solofra. La seconda giornata sarà aperta dall’intervento del vescovo di Avellino Arturo Aiello. Quindi spazio a Carlo Sibilia, Sottosegretario al Ministero dell’Interno; Gianluca Festa, Sindaco di Avellino; Antonio Di Conza, Sindaco di Lacedonia; Caterina Lengua, Sindaco di Cervinara; Anna Maria Oliviero, Sindaco di Torrioni; Franco Fiordellisi, Segretario generale CGIL Av. Le relazioni saranno moderate da Raffaele Cappuccio Il ciclo di incontri proseguirà con il Forum con le associazioni territoriali, il 12 febbraio e l’incontro con i giovani, il 12 marzo. Il coordinamento delle iniziative è affidato a Berardino Zoina del comitato scientifico del Centro Dorso. A illustrare i nodi intorno a cui verterà la discussione il presidente del Centro Dorso Luigi Fiorentino.
Da cosa nasce l’idea di un ciclo di incontri su Irpinia e sviluppo?
“Il centro di ricerca Guido Dorso vuole offrire un contributo al territorio per delineare con gli attori che operano nelle comunità, dalle istituzioni alle associazioni, dai giovani alle aziende, un progetto di sviluppo che possa servire per spendere al meglio le risorse del Next Generation che saranno disponibili”.
Quale è la strada per spendere al meglio queste risorse?
“E’ fondamentale non disperdere le risorse in mille rivoli, uscire da particolarismi, andare al di là dei campanili, puntare su pochi progetti strategici. Il primo passo deve essere quello di costruire l’autostrada del futuro, cablando l’Irpinia, dotandola delle reti di nuova generazione che possano offrire opportunità a imprese e istituzioni. Di qui l’importanza di un momento di ascolto, per incrociare le nostre idee con i bisogni del tessuto locale, a partire dal dialogo con i sindaci. Dobbiamo definire con chiarezza i settori sui quali puntare, gli obiettivi da raggiungere, altrimenti sarà difficile che l’Irpinia si muova e compia un salto di qualità”
Con il Centro Dorso avete avviato una serie di confronti sull’Irpinia all’indomani della pandemia e promosso un progetto di ricerca sullo sviluppo di Irpinia e Sannio.
Che cosa è venuto fuori da questi confronti?
“Tanti sono gli spunti di riflessione emersi dai confronti ai quali hanno partecipato studiosi di spessore. E’ evidente che i settori che possono rappresentare un volano per il territorio sono legati all’industria avanzata, l’areospazio e la farmaceutica, il turismo e l’agricoltura. Ma gli investimenti in questo settore devono essere accompagnati da percorsi di formazione adeguati. Penso ad istituti tecnici superiori che siano in grado di formare figure che possano offrire un contributo al contesto economico locale”
Che ruolo possono giocare i giovani in questo processo?
“Un ruolo decisivo ma bisogna offrire loro opportunità e sostenerli nel percorso di formazione. E’ quello che tentiamo di fare con le iniziative promosse dal Centro Dorso”
Quali altri fattori potranno essere decisivi per rilanciare i territori?
“Innanzitutto i servizi, dal potenziamento dei trasporti con la sfida dell’alta velocità alla sanità territoriale che deve essere potenziata, come hanno dimostrato le criticità emerse nel corso dell’emergenza. Abbiamo idee da mettere in campo ma non certezze, ecco perché chiediamo ai territori di far sentire la propria voce, di offrire suggerimenti, proposte, segnalare criticità. Fondamentale sarà il raccordo tra governo e autonomie”
A partecipare al confronto sarà anche il vescovo di Avellino Aiello. La Chiesa è scesa in campo nella partita per il rilancio delle aree interne
“Il sostegno della Chiesa è fondamentale perché è al fianco degli ultimi, conosce i problemi delle comunità e può dunque aiutarci a comprendere anche quello che è lo stato di salute dei territori”
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