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ARIANO IRPINO (AV) – Lo sguardo sempre rivolto al futuro, e, quindi, ai giovani. E’ il pensiero lungo di Sua Eccellenza Monsignor Sergio Melillo, Vescovo della Diocesi di Ariano e Lacedonia che guarda ai giovani. Monsignor Melillo ne ha parlato nel corso dell’Omelia dell’ultimo dell’anno, «Parlare di un anno che finisce e di tutto ciò che in esso è racchiuso, è sentirci invitati a pensare – dice Sua Eccellenza Monsignor Sergio Melillo – a come ci stiamo interessando al posto che i giovani hanno nella nostra società. Abbiamo costruito una cultura che, da una parte, idolatra la giovinezza, ma, paradossalmente, i nostri giovani sono condannati a non avere uno spazio concreto nella vita, emarginati dalla vita pubblica e costretti ad emigrare». Una fotografia precisa dello stato attuale dei giovani. Nel prosieguo il Vescovo di Ariano e Lacedonia indica come muoversi per dare una speranza di futuro ai giovani.
«Se vogliamo puntare a un futuro per le nostre comunità, per la nostra città, lo si potrà pensare solo scommettendo su di loro, una scommessa non d’azzardo, ma fatta di progetti concreti, che diano un lavoro dignitoso, libero, creativo e solidale.
Guardare il presepe ci sfida ad aiutare i nostri giovani perché non si lascino disilludere davanti alle nostre immaturità, alle nostre lotte.
Ma siamo tenuti ad impegnarci a “spingerli”, per contaminazione di fede, per testimonianze credibili, a creare – conclude Monsignor Melillo – condizioni che danno la forza di sognare e di lottare per i loro sogni e, così crescere e diventare padri e madri nelle nostre comunità».
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