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Si confermano in testa alle preferenze degli studenti irpini i licei, in linea con i dati nazionali che parlano di un 56,3%, in crescita rispetto al 55,4% dello scorso anno (il 6,7% sceglie il liceo classico, il 26,7% lo scientifico). Tengono bene gli istituti tecnici, che passano al 30,8% dal 31% del 2019/2020. Calano i professionali, dal 13,6% al 12,9%. Al liceo Colletta di Avellino “siamo in linea – spiega la dirigente Annamaria La Bruna – con i dati dello scorso anno, con una crescita di una decina di unità. E’ la conferma della forte tradizione legata al nostro liceo, di un’offerta formativa che continua a convincere le famiglie, poichè rigorosamente di qualità. Anche le iniziative legate all’orientamento, a partire dalla Notte dei Licei, sono state importantissime per avvicinare gli studenti alla cultura classica. Si assiste ad una vera riscoperta del patrimonio legato alla cultura greca e latina”. Risultati positivi anche al liceo scientifico Mancini “Quest’anno si diplomeranno 197 studenti, 267 sono in entrata, – sottolinea la dirigente Paola Gianfelice – è il segno di una crescita consistente della nostra utenza e dunque del gradimento della nostra offerta formativa. Tutto questo, malgrado la scuola sia ancora in attesa di una stabilizzazione per quelche riguarda la sede. E’ la conferma della bontà del lavoro svolto e del senso di abnegazione del personale tutto. Decisivi anche gli ampliamenti legati al liceo matematico e allo studio del tedesco e dell’inglese. L’indirizzo più amato si conferma quello dello scientifico tradizionale, confermati anche i due corsi legati alle scienze applicate”.
Al liceo Imbriani, guidato dal dirigente Sergio Siciliano, le iscrizioni sono state 267, con un boom per il liceo scientifico tradizionale, a fare da traino l’ampliamento legato alle comunicazioni. Bene anche il linguistico e le scienze applicate con l’ampliamento legato alla curvatura biomedica. Tiene anche il Convitto Colletta di Avellino, guidato da Maria Teresa Brigliadoro, con la formazione di due classi al liceo europeo e una al classico. 150 iscritti al liceo Virgilio di Avellino, che supera di venti unità gli iscritti dello scorso anno, a conferma di come anche il liceo delle scienze umane continui a conquistare consensi.
In crescita netta l’istituto tecnico economico Amabile di Avellino, come spiega la dirigente Antonella Pappalardo: “Abbiamo incrementato del 20 per cento rispetto allo scorso anno il numero delle iscrizioni. La scuola ha avuto una crescita esponenziale pari al 59% rispetto al 2015/16, mio primo anno da dirigente dell’Amabile. Ritengo che il pregio della scuola sia l’attualità delle materie studiate con spirito critico e applicazione laboratoriale sin dai primi anni. E’ una scuola al passo con i tempi. Come attestano prestigiosi studi recentemente pubblicati dal Sole 24 ore le occupazioni del futuro vanno nella direzione dell’amministrazione, finanza e marketing, del sistema informativo aziendale e del turismo, che corrispondono esattamente alle articolazioni dell’Ite”.
A parlare di un esito positivo delle iscrizioni anche il liceo scientifico De Caprariis di Atripalda, guidato dalla dirigente Maria Berardino. Risultati positivi anche all’istituto superiore De Sanctis di Sant’Angelo dei Lombardi con 191 iscrizioni “Offriamo l’opportunità – spiega il dirigente Gerardo Cipriano – di un curriculum solido, strutturato nella tradizione, ma capace anche di guardare all’innovazione: la didattica tradizionale ha saputo rinnovarsi e adeguarsi al meglio alle aperture che impone la modernità. La nostra carta vincente è il metodo adottato nella didattica, aperta a competenze digitali.Mi piace sottolineare la fiducia riposta da parte delle famiglie alla nostra scuola, a conferma della volontà di presidpossre i nostri figli ad acquisire un metodo di studio, oltre che alla conoscenza”.
Si confermano poli formativi d’eccellenza, capaci di crescere negli anni anche il Maffucci di Calitri con 38 iscritti al liceo scientifico, 22 al liceo artistico, 13 all’istituto tecnico economico, 10 all’agrario per un totale di 83 e il Vanvitelli di Lioni con 31 iscritti all’alberghiero, 29 all’Ipia e 10 al tecnico geometra/economico per un totale di 70. E’ il dirigente Gerardo Vespucci, alla guida di Vanvitelli e Maffuci a spiegare come in provincia assistiamo a “un boom liceale che va al di là dei dati nazionali. Un riscontro che è sintomo e causa della crisi, è la conferma di come i ragazzi non tendono più a un titolo spendibile in loco. C’è nei nostri territori una miseria legata alla vita associata, c’è il desiderio di lasciare questi luoghi, favorendo il processo di spopolamento e la convinzione che solo il diploma liceale consentirà di andare a studiare lontano dall’Irpinia. Mentre sarebbe importante cercare di incoraggiare gli istituti professionali, magari con qualche borsa di studio”. In calo i professionali come l’Amatucci di Avellino mentre tengono l’alberghiero Rossi Doria e l’agrario di Avellino, come sottolinea il dirigente Pietro Caterini: “Abbiamo mantenuto il numero di iscrizioni dello scorso anno, a conferma di quella che è un vocazione del territorio con la novità rappresentata dall’agrario di Domicella, che è riuscito a formare una classe prima. Abbiamo intercettato un bacino di utenza che non si sarebbe certo iscritto ad Avellino, si tratta di un progetto fortemente voluto dall’ex sindaco e dal nuoro primo cittadino nel rispetto dalla tradizione del territorio legata all’agricoltura. All’indirizzo agrario si affiancano, inoltre, un corso serale, geometra ed indirizzo enotecnico”. Preoccupa però il calo di oltre mille studenti, secondo i primi dati parziali, fatta eccezione per la scuola dell’infanzia.
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