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Sono oltre 5200 i soggetti, molti dei quali in Veneto, che in Italia propongono progetti di alternanza scuola-lavoro per i ragazzi del terzo, quarto e quinto anno delle scuole superiori in Italia. Il dato è emerso nel corso di Teen Parade, la due giorni sul lavoro spiegato agli adolescenti organizzata da Radioimmaginaria, la radio creata e gestita da ragazzi fra 11 e 17 anni che conta ormai 40 redazioni in Italia e in Europa.
Un quinto dei soggetti che fanno progetti di scuola-lavoro (20%) si trovano appunto in Veneto specialmente in provincia di Verona (270) e Vicenza (258). Avellino è al terzo posto (223 soggetti), Reggio Emilia (212) è quarta seguita da Venezia (190), Treviso (176) e Milano (174). Fra le prime 10 province col maggior numero di soggetti che si occupano di questi progetti troviamo anche Ravenna (170), Trapani (148) e Bergamo (145). “Grazie a questi progetti – è stato detto durante Teen Parade – i ragazzi si cimentano in situazioni lavorative di ogni genere: fanno i camerieri o i commessi, lavorano in albergo, in aziende agricole anche a fare gli apicoltori, fanno esperienza nelle cucine di ristoranti, nel mondo del cinema e della pubblicità, nella tutela dei beni culturali, negli uffici, con la formazione a distanza, la difesa dell’ambiente e l’organizzazione di eventi.
Tante grandi aziende stanno puntando su questi progetti: l’Eni che con la sua corporate University offre 5200 posti per gli studenti e 5000 il FAI. Nella lunga lista degli enti che promuovono l’alternanza scuola-lavoro compaiono, fra quelli più conosciuti, anche il WWF, Randstad, Zara, IBM e Radioimmaginaria appunto che ha organizzato quest’happening bolognese sul lavoro spiegato agli adolescenti dagli adolescenti. “Siamo i lavoratori e i contribuenti del futuro, – spiegano i teenager della web radio fondata del 2012 a Castel Guelfo (Bo) – vogliamo capire, a modo nostro, cosa ci aspetta per il futuro, perciò abbiamo coniato con l’INPS il motto “la pensione non è una roba per vecchi” e stiamo dialogando con le istituzioni e il mondo delle imprese”.
“Vogliamo creare – spiegano i ragazzi di Radioimmaginaria – un media a livello globale fatto dagli adolescenti per gli adolescenti, che parli la loro lingua e affronti gli argomenti che interessano la loro vita quotidiana e il loro futuro. Un punto di riferimento per una fascia d’età spesso dimenticata dai media tradizionali se non per scopi pubblicitari. E forse non esiste al mondo un progetto ambizioso come il nostro. Adesso abbiamo 40 redazioni in Italia e in Europa e stiamo continuando ad aprirne di nuove”.
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