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AVELLINO- Via libera all’analisi di rischio per procedere alla bonifica definitiva della ex Isochimica. Il sì all’unanimità arriva in sede di Conferenza dei servizi, riunitasi ieri mattina nella sede avellinese della Regione Campania, a Collina Liquiorini, alla presenza del Comune di Avellino con il sindaco Gianluca Festa e il Responsabile Unico del Procedimento, Michelangelo Sullo, Arpac, Asl e altri enti coinvolti.  “Oggi è un’ulteriore buona notizia per la mia idea d città green- commenta il sindaco- Abbiamo approvato analisi di rischio, ora passeremo al via libera della progettazione esecutiva del secondo intervento di bonifica superficiale”.

Nelle stime del primo cittadino il bando per l’appalto dell’intervento il bando dovrebbe essere pubblicato non oltre la fine di quest’anno.  “In sede di Conferenza dei servizi- continua a spiegare Festa- E’ stata rappresentata anche la presenza superficiale rispetto alla falda di qualche contaminante, ma le analisi tranquillizzano nettamente. In questo modo ci avvieremo alla bonifica definitiva dell’Isochimica, questa sarà l’amministrazione che non solo ultimerà il risanamento, ma riconsegnerà a Borgo Ferrovia quell’area finalmente pulita, e come indennizzo parziale e riparazione istituzionale a quanto quel quartiere ha subito”. Della nuova vita di quell’area, Festa assicura di volerne discutere “anche con tutto il Consiglio comunale. Ma di certo entro la fine del mio mandato da sindaco l’area avrà  la sua nuova destinazione. . Al posto di Isochimica qualcosa di funzionale che rivitalizzi Borgo Ferrovia e non faccia pagare ulteriori dazi ambientali. Quella borgata ripartirà dalla stazione e dall’ex fabbrica dei veleni.. Uno dei baluardi che anche simbolicamente rappresenta una ferita da rimarginare ma dalla quale noi vogliamo  che riparta Borgo Ferrovia, Pianodardine e tutta la città. sarà un intervento esemplare”.

A spiegare i passaggi tecnici, l’architetto Sullo: “Siamo arrivati all’approvazione dell’analisi di rischio e contaminazione rilevata nell’aria a seguito della realizzazione del piano di caratterizzazione del 2015/16. L’analisi di rischio ha riguardato il livello di rischio della contaminazione della falda acquifera e del suolo. La contaminazione da berillio ed altri metalli pesanti è stata sin da subito considerata trascurabile e non pericolosa, mentre per la falda acquifera riscontrate contaminazioni basse da tetracloroetilene ed altre sostanze organorogenati. Su questi elementi è stata effettuata ulteriore indagine che ha consentito di individuare con precisione il livello di contaminazione della falda. Approvata all’unanimità l’analisi di rischio, tutti hanno convenuto che nel tempo è stato fatto lavoro adeguato sul sito. All’impresa che si è occupata dell’analisi, abbiamo chiesto di iniziare  ad ipotizzare possibili interventi per il futuro che saranno consegnati al progettista che si occuperà di predisporre il progetto esecutivo di bonifica operativa del sito. L’impresa ci ha consegnato una relazione ampia che ipotizza una tipologia di bonifica per la falda acquifera molto innovativa che utilizza agenti naturali che consente di combattere la contaminazione. E’ stato anche ipotizzato intervento nei quattro punti in cui è stato rinvenuto amianto interrato”.

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