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AVELLINO – Un campo largo di centrosinistra sul modello dell’alleanza che ha sostenuto l’elezione del senatore Sandro Ruotolo. Le sardine d’Irpinia rilanciano l’appello: “La vittoria alle regionali in Emilia- Romagna e l’argine ad una destra sempre più sovranista, populista e anti europea, per questo estremamente pericolosa e divisiva, per il futuro del Paese ed in particolare del Sud, ha dimostrato cosa sono e come la pensano le Sardine. La Campania però non è l’Emilia-Romagna”. Per le Sardine, oggi, più che mai, si sente l’esigenza e l’urgenza di un fronte unito e compatto del centro sinistra, ancorato ai valori dell’europeismo e del solidarismo, per rispondere al tentativo leghista e delle destre di occupare, dopo Calabria, Basilicata e Sicilia, l’intero meridione.
Anche se la Campania è e resta, in questo scenario, fondamentale per respingere questo tentativo, sarebbe sbagliato non assumersi il gravoso impegno di sconfiggere la cattiva politica ovunque essa si manifesti. Da qui l’invito agli elettori campani a non cedere ai tentativi della destra a trazione leghista di sottomettere il futuro del meridione alle strategie di Salvini e company, con la richiesta ai partiti e politici del centro sinistra di fare uno sforzo unitario per contrastare questa iattura per l’intero Sud, senza però concedere spazio al trasformismo e ostacolando quelle pratiche politiche arcaiche che tentano di riproporre ‘l’etero ritorno dell’uguale’”.
In questi due mesi che ci separano dalla tornata elettorale “c’è, nella stragrande maggioranza delle piazze irpine, la voglia di insistere nel costruire unitariamente un campo largo di partecipazione, assumendo il progetto dell’elezione di Sandro Ruotolo al Senato come metodo di inclusione e confronto libero, aperto e democratico. Si dia forza – è l’appello – al tentativo auspicato dal popolo del centro sinistra di costruire un tavolo di confronto quanto più largo ed inclusivo, come convintamente ricordato anche dai simpatizzanti che scesero in piazza in quella ormai lontana sera del 1° dicembre.
Un tavolo che parta dai contenuti e dalle proposte delle aree interne, come la nostra, che chiedono alla politica tutta, in questo particolare momento della vita della nostra regione, di mettere al centro dell’agenda elettorale i nodi che attanagliano la nostra società. Allora l’invito è a tutti gli attori del campo del centro- sinistra e al loro senso di responsabilità per costruire un panel di partecipazione che, sappia aprirsi alla società civile, ai territori e alle piazze degli ultimi mesi, per introdurre le migliori energie di questa Regione e delle sue comunità. Nessuna esclusa”.
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