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CALABRITTO – “Invito il presidente Centanni ad attivarsi, anche mediaticamente, pur di scuotere la coscienza e restare in difesa, di uomini e donne, che tirano avanti con pochi euro in tasca”. E’ l’appello che Giuseppe D’Alessio, coordinatore provinciale della Lega giovani per la provincia di Avellino, rivolge al presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto, Gelsomino Centanni. Al centro della discussione, ancora una volta, la complessa situazione vissuta dai lavoratori dell’Ente altirpino: “Sembra che a distanza di anni, non ci siano ancora le cosiddette “coperture” per pagare regolarmente i numerosi operai che, oramai da tempo, vivono la frustrante situazione di essere retribuiti con 2/3 mensilità annuali”, afferma D’Alessio.
Quindi, l’affondo nei confronti del presidente della Comunità Montana: “Il tempo delle chiacchiere e delle sfilate è finito da un pezzo. Le difficoltà sono tante. Ci ritroviamo padri e madri di famiglia che devono tirare avanti con i risparmi di una vita, mentre gli stipendi vengono sbloccati sporadicamente. Siamo dinanzi ad una situazione frustrante ed inaccettabile – prosegue ancora il coordinatore provinciale della Lega giovani. Guidare un Ente di tale importanza significa anche combattere con tutte le forze pur di riportare un pò di giustizia nei confronti di chi, ingiustamente, rappresenta l’ultima ruota del carro”.
Il partito salviniano, già in passato, era stato particolarmente attivo sul tema e D’Alessio non dimentica di sottolinearlo: “Prima della Lega nessun partito, associazione, sindacato o sindaco, aveva abbracciato una lotta di tale portata. Probabilmente – chiosa D’Alessio – siamo palesemente liberi di combattere sotto la luce del sole, a differenza di altri che devono chinare il capo dinanzi a qualche padrone”.
Ed ancora a Centanni D’Alessio dice: “A volte presidente è necessario provarci, anche dinanzi a sfide insormontabili. A volte presidente bisogna onorare il proprio ruolo, con azioni concrete per gli ultimi e gli eterni secondi. Aspettiamo una sua risposta in merito, perché ricoprire un ruolo significa prima di tutto essere portavoce. Veniamo dalla stessa area geografica, lei è sindaco del mio comune Calabritto, quindi presumo conosca alla perfezione, i problemi degli operai e delle famiglie irpine e Calabrittane coinvolte da troppi anni, in questa triste e frustrante situazione.”.
Infine, il coordinatore giovanile si rivolge ai lavoratori dell’Ente montano: “Ai tanti operai voglio dire di non cadere in trappola, nelle solite false promesse e cerimonie pre-elettorali. Come Leha siamo al vostro fianco da primo partito, con qualsiasi mezzo, pur di far conoscere la vostra tremenda ed inaccettabile situazione”, conclude D’Alessio.
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