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Mario Sena, ex consigliere regionale, lei ci aveva creduto nell’ex premier Conte leader dei moderati del centrosinistra?
Sono contento che resti nell’alveo del centrosinistra con i 5stelle. Anzi sarà in grado caratterizzare ancora di più in questa direzione i 5stelle. Resta il problema del’ assenza di una forza moderata di centrosinistra che vada a colmare un vuoto sempre più evidente dello spazio politico. Ci ha provato Renzi ma senza successo. Si era pensato proprio a Conte ma lui ha preso un’altra strada, guardando forse anche alle prossime elezioni politiche.
Che cosa intende per moderati di centrosinistra
Ci sono almeno sei, sette partitini con percentuali sotto il 3 per cento: penso a Renzi, a Calenda, a Centro Democratico, alla Bonino, all’area demitiana altre piccole realtà più spostate verso il centrodestra ma comunque pronte ad aderire ad un partito di moderati di centrosinistra.
Perché allora non si riesce a fare sintesi?
Perché prevale il personalismo rispetto all’esigenza di mettersi insieme. L’ho sempre detto: fu un errore liquidare la Margherita. Si decise troppo frettolosamente l’aggregazione con il nascente Pd che allora aveva bisogno di una componente moderata per formarsi. La Margherita a livello nazionale aveva raggiunto in poco tempo il 12 per cento dei consensi mentre in Campania dopo il 2005 era stata la forza di maggioranza relativa arrivando fino al 30 per cento. In realtà, la fusione delle forze della sinistra con la Margherita non c’è mai stata veramente e ha creato problemi sempre, ha fatto del Pd una partito ambiguo: Saviano lo ha definito vapore acqueo, nel senso di poco identificabile. E’ questo lo si vede anche dalle difficoltà nei congressi del Pd in Irpinia dove si di discutono nomi e alimentano divisioni con l’appoggio dei consiglieri regionali.
Ma in Irpinia ci sarebbe spazio per un partito di moderati del centrosinistra?
Ho più volte lanciato la proposta di creare un’ aggregazione di moderati di centrosinistra proprio qui in Irpinia, dove ci sono le giuste sensibilità e intelligenze, ma è mancata la capacità di aggregarsi in qualcosa che sia strutturale. I moderati del centrosinistra non cresceranno fino a quando si comprenderà che non sono possono essere un partito personale ma una forza popolare con ampi riferimenti.
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