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AVELLINO – “Il bilancio lo fanno gli elettori. Risulto il consigliere regionale che in assoluto ha licenziato più leggi e presentato giù relazioni in aula. La commissione di cui sono presidente (Commissione Permanente del Consiglio Regionale della Campania (agricoltura, caccia, pesca, risorse comunitarie e statali per lo sviluppo ndr.) è stata la più produttiva escludendo ovviamente le commissioni bilancio e trasparenza dove passano tutti gli atti”. E’ il biglietto da visita di Maurizio Petracca, candidato con la lista Pd alle Regionali, inaugurando il comitato elettorale a Piazza Libertà. Rispetto a cinque anni fa ha la tessera Pd: “I candidati della nostra lista li ha scelti il partito a livello regionale e nazionale. Sono rappresentati tutti coloro che sono stati vicino al partito in questi anni. Nel partito si sta non pro forma ma in sostanza. Il Pd è uno”.
Risponde alle polemiche sulla composizione della lista dem da dove è rimasto fuori Livio Petitto che però è candidato con Davvero-Partito Animalista.
Petracca ricorda di aver preso la tessera ad ottobre con la benedizione del segretario nazionale Nicola Zingaretti “in un momento in cui tutti i sondaggi davano il Pd e il centrosinistra perdenti. Tanti senatori e deputati uscivano dal Pd per entrare in Italia Viva. Anche Zingaretti – rivela Petracca – con una battuta mi disse che mentre molti scappavano dal partito io ci entravo. Ha puntato su di me e lo ringrazio”. Replica a Ciriaco De Mita: “Un Pd senza pensiero e senza futuro? “E’ il contrario”.
Petracca ammette che una coalizione di quindici liste è sì troppo ampia però l’importante è che tutti diano il loro contributo per De Luca. “Che il Governatore sarà rieletto è una certezza”, continua.
E guarda avanti: una delle priorità è la sburocratizzazione. “Pesa come un macigno della burocrazia su ogni decisione. Faccio un esempio: siamo riusciti solo dopo due anni a finanziarie circa 2.500 aziende agricole. Questo perché un agricoltore che fa una pratica deve seguire lo stesso iter di un grande imprenditore”.
Sgombra dal refrain del De Luca Salernocentrico: “E’ una grande fesseria. Basta guardare ai numeri: De Luca non ha nessun interesse particolare a puntare su Salerno. Ricorderete che quando i governatori erano di Napoli si parlava di napolicentrismo”.
In sala ci sono molti sindaci: tra gli altri Pasquale Giuditta di Summonte, Luigi D’Angelis di Cairano, Costantino Giordano di Monteforte Irpino ad Antonio Saggese di Ospedaletto d’Alpinolo. Altri amministratori venuti da ogni parte d’Irpinia, consiglieri comunali come del capoluogo come Ettore Iacovacci e Marietta Giordano e ancora Vanni Chieffo Presidente Gal Irpinia. E c’è un’altra candidata della lista Pd, Antonella Meninno, presidente del consiglio comunale di Grottaminarda. Parla Luca Cipriano: “La candidatura di Petracca è figlia della coerenza che ci ha visti insieme alle amministrative e che ci ha portati a tornare nel Pd”. Poi Enza Ambrosoneche conclude : “Non siamo petracchiani o deluchiani”, noi siamo gli interpreti del Pd. Il peso della responsabilità di rappresentare questo partito è tutto su di noi e sulla candidatura di Maurizio Petracca”.
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